Correva a piedi sulla Pontina, eseguita la perizia sullo stalker

Era stato individuato sulla strada Pontina a poca distanza dal capoluogo, mentre correva. Era scalzo, seminudo. Era in uno stato confusionale e i pochi indumenti che aveva erano messi al contrario. Nei confronti di un giovane di 30 anni, finito sotto inchiesta per stalking, era stata disposta una perizia dal Tribunale di Latina, affidata alla psicologa Alessia Micoli, relativa alla capacità di intendere e di volere del presunto responsabile.
Nei giorni scorsi si è svolta l’udienza in Tribunale davanti al giudice monocratico del ruolo del magistrato Beatrice Bernabei ed è stato consegnato l’elaborato peritale. Il giovane era stato anche arrestato per le condotte contestate. In base a quanto è emerso non ha la capacità di intendere e di volere. Subito dopo i fatti era finito agli arresti domiciliari, una misura ritenuta congrua dall’accusa.
I fatti contestati relativi agli episodi di stalking erano avvenuti in un preciso arco temporale, tra febbraio del 2024 e lo scorso gennaio e a seguito delle indagini era stato applicato un provvedimento. La vicenda che aveva coinvolto il giovane nasce a quanto pare da un trauma emotivo. Il ragazzo aveva preso l’auto e mentre percorreva la strada aveva fuso il motore e poi era sceso a piedi, in un secondo momento era stato individuato. Il processo si sta celebrando davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina. Alla fine la conclusione a cui si è arrivati è che il giovane è incapace di intendere e di volere e non è socialmente pericoloso. L’episodio era avvenuto sulla Pontina vicino Latina ed erano intervenuti i Carabinieri. Anche questo episodio testimonia quanto siano in aumento i reati di atti persecutori e di altra natura violenta che si consumano tra le mura domestiche.