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Il fatto

Mortale a Podgora, chiesta un’archiviazione

Inchiesta chiusa per l’incidente in cui persero la vita due giovani cugini. Esce di scena il conducente della Nissan

Mortale a Podgora,  chiesta un’archiviazione

Richiesta di archiviazione per il conducente della Nissan Qashqai, indagato in un primo momento per omicidio stradale, nell’inchiesta sull’incidente mortale avvenuto il 31 luglio del 2024 su Strada Acque Alte. Due cugini Christian Granella e Gabriele Parcesepe, rispettivamente di 15 e 18 anni, a bordo di una Toyota Ch-R erano morti a seguito delle ferite riportate nel sinistro. Se per il giovane guidatore della Toyota l’indagine è chiusa, per il conducente della Nissan, difeso dall’avvocato Riccardo Amadei, la Procura ha presentato la richiesta di archiviazione. Nel corso delle indagini era anche stato ascoltato e aveva offerto la sua versione dei fatti.

Nell’inchiesta è coinvolto anche un minore alla guida di una microcar, con un procedimento separato seguito dalla Procura per i Minori di Roma. Le indagini hanno accertato che la Toyota Ch-R procedeva a oltre 100 km/h al momento dell’incidente. Dopo una collisione con la microcar che usciva da una strada laterale, l’auto con i due cugini ha impattato contro la Nissan del 29enne. La dinamica è stata ricostruita grazie a una perizia cinematica. L’incidente aveva causato la morte dei due ragazzi e il ferimento di altri tre giovani. Christian e Gabriele sono stati più volte ricordati, anche con l’inaugurazione di due panchine commemorative a Borgo Carso.

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