Cerca

Il caso

Pernarella: «Multati i fiori, ignorati gli abusi»

La consigliera Pernarella denuncia la disparità: sanzioni ai cittadini che abbelliscono la propria casa, ma nessun intervento contro occupazioni abusive di aree protette.

Terracina, vasi di fiori multati mentre restano impuniti abusi nel parco “La Fossata”

Un vaso di fiori potrebbe costare caro, come è successo a dei cittadini di Terracina che cercavano di abbellire con qualche pianta l’ingresso della propria abitazione, incappando in sanzioni salate. Ma a quanto pare, chi abusa di suolo pubblico per anni, recintando senza permessi aree protette, riuscirebbe continuare indisturbato. A dirlo, denunciando la disparità è il consigliere comunale di Sinistra Italiana, Gaia Pernarella, che torna sul caso delle occupazioni abusive nel parco “La Fossata”. «Terracina ed i suoi amministratori hanno certo confuso il senso delle priorità - afferma - se si elargiscono multe salate a signore che posizionano qualche vaso di fiori per abbellire l’ingresso delle proprie abitazioni, ma nulla si riesce contro chi occupa reiteratamente con recinzioni, pali e cemento porzioni di parco pubblico con vincoli parcheologici e naturalistici». Tutto parte nel maggio 2022 con un primo esposto inviato a Procura, Soprintendenza, Ente Parco Regionale Monti Ausoni e Comando di Polizia Locale. Ma nonostante i sigilli e i controlli, «il temerario confinante del parco pubblico “La Fossata” ha proseguito imperterrito», spiega Pernarella. Prima una palizzata cementata nel terreno, poi una rete di ferro e infine un nuovo accesso privato nel cuore del parco. Il 23 maggio 2025, la consigliera ha inviato un nuovo esposto per occupazione abusiva di area pubblica di pregio, agli stessi enti già coinvolti tre anni prima. «Del destino dell’esposto non è dato sapere», scrive, ma il messaggio è chiaro: «In una città in cui i prepotenti restano impuniti, ed i più deboli pagano per voler contribuite al decoro pubblico, tanto vale arrendersi alla legge dei più spregiudicati». Un’amara conclusione: «Questa città somiglia sempre di più alla fantasiosa foresta di Sherwood in cui corrotti sceriffi di Nottingham, vessano i deboli e rimpinzano o almeno lasciano indisturbati gli abusivi».

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione