Il caso
09.06.2025 - 18:30
E’ proprio il caso di dire che ogni giorno l’ospedale di Formia «sforna» un problema. L’ultimo riguarda la grave carenza di ostetriche e per la seconda volta il reparto di Ginecologia del Dono Svizzero diventa un «caso». Il precedente ha riguardato i medici ginecologi: il pesante gap in organico ha fatto sì che, dopo la denuncia dei sindacati e di alcune organizzazioni civiche, la Asl reperisse specialisti da Roma, che ora coprono i turni per garantire il servizio presso l’ospedale di Formia. In fotocopia si sta verificando la stessa situazione per le ostetriche, oggetto di una nuova denuncia del sindacato Fials, che, in un documento, sottolinea la impossibilità di attuare il piano ferie del personale ostetrico. «Il nosocomio di Formia si trova ad affrontare una grave carenza di personale ostetrico, una situazione che sta diventando sempre più critica e che mette a rischio la qualità e la sicurezza dei servizi offerti a donne, partorienti e neonati. - si legge nella nota - C’è forte preoccupazione riguardo a una condizione che si è protratta nel tempo.
Negli ultimi mesi, il personale ostetrico attivo ha subito una progressiva riduzione, costringendo i lavoratori a far fronte a turni massacranti. I dati parlano chiaro: i turni di maggio e giugno hanno evidenziato un incremento dei salti di riposo, con frequenti doppie notti e turni di lavoro di dodici ore. Queste condizioni di lavoro, già stressanti, si traducono in un carico eccessivo, aumentando il rischio di errori e di burnout tra gli operatori, oltre a compromettere il clima lavorativo. Le conseguenze di questa situazione si riflettono direttamente sulla sicurezza e dignità dell'assistenza al parto e nel post-partum, oltre a violare le normative relative ai carichi di lavoro e ai riposi. Oltre al danno la beffa. Nella giornata del 06/06/2025 tramite una nota interna sono state sospese le ferie estive per le ostretriche, tanto basta per far annunciare azioni legali da parte della.
Di fronte a questa emergenza, ancora una volta chiediamo con urgenza l'implementazione di un piano straordinario per le assunzioni o i trasferimenti interni, la stabilizzazione del personale precario attualmente in servizio, e l'apertura di un tavolo tecnico per affrontare le criticità del servizio ostetrico in modo strutturale. Siamo al punto di dover richiamare l’attenzione sul rispetto dei diritti contrattuali e delle normative di sicurezza per tutto il personale coinvolto».
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