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Autovelox spenti da giorni, il presidente Stefanelli: "Sicurezza a rischio"

Il presidente della Provincia di Latina interviene nel dibattito sugli autovelox e le sanzioni: «La tecnologia salva vite. Serve chiarezza»

Autovelox spenti da giorni, il presidente Stefanelli: "Sicurezza a rischio"
In un momento in cui i riflettori sono puntati sulla sicurezza stradale e sulla gestione delle sanzioni per eccesso di velocità, il presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli, interviene nel dibattito. Lo fa partendo da una constatazione: «Le sanzioni stradali non devono essere demonizzate: servono a disincentivare comportamenti pericolosi, e la tecnologia rappresenta un supporto fondamentale. Impedire o limitare l’uso degli autovelox, soprattutto in una fase storica in cui le amministrazioni locali sono sotto organico, è anacronistico. Parliamo di strumenti che aumentano la sicurezza e salvano vite».

Un richiamo alla concretezza, il suo, che cerca di superare lo scontro ideologico sul tema e puntare a una gestione più efficace. Il riferimento è anche alla confusione normativa che ha investito i Comuni dopo l’entrata in vigore delle modifiche introdotte dal ministero delle Infrastrutture guidato da Matteo Salvini. «Penso che sia stata introdotta una confusione normativa che sta mettendo in seria difficoltà i Comuni – spiega Stefanelli –. La riforma, invece di chiarire, ha generato incertezza applicativa: due ordinanze della Corte di Cassazione, pubblicate nello stesso giorno, dicono due cose in parte contrastanti. Da un lato, affermano che le multe con autovelox non omologati vanno annullate; dall’altro, alzano l’asticella dei requisiti per contestarle, richiedendo persino una querela di falso».

Il risultato, secondo il presidente della Provincia, è una paralisi amministrativa: «Le amministrazioni sono paralizzate, non sanno come muoversi e intanto la sicurezza stradale resta appesa. In queste condizioni è difficile garantire un servizio che sia davvero efficace».

A complicare il quadro è la nota carenza di personale nelle Polizie Locali, che i Comuni faticano a colmare. «Onestamente, allo stato di cose attuali, no – ammette Stefanelli –. Serve onestà anche qui: colmare le lacune negli organici è impossibile se non si rimuovono i vincoli assunzionali e se non si ragiona in termini di fabbisogni reali e complessivi. I limiti alle assunzioni e la necessità di dedicare energie a più settori – sociale, manutenzione, transizione digitale – impediscono di scegliere. Non posso chiedere a un Comune di mettere agenti in più se poi mancano educatori, tecnici e amministrativi».

Da qui l’importanza di una strategia complessiva che veda nella tecnologia non un nemico, ma un alleato. «Dobbiamo far diventare la tecnologia un alleato naturale – sottolinea Stefanelli –. Pensiamola così: è come avere un ‘angioletto’ che veglia sulle strade, lasciando agli agenti il compito di essere presenti, visibili, educatori della sicurezza».

Proprio in quest’ottica si inserisce la campagna lanciata dalla Provincia: “Con Guido fai strada”, che unisce sensibilizzazione e servizi concreti. «Abbiamo creato una campagna che si rivolge soprattutto ai giovani – racconta Stefanelli –. ‘Guido’, il nostro testimonial simbolico, è presente in scuole, eventi, social, radio e tv. Durante l’estate, con la collaborazione dei Comuni e della Croce Rossa, abbiamo messo a disposizione navette gratuite nei weekend nei luoghi della movida. Insieme a questo, alcoltest distribuiti e presidi delle Polizie Locali per incentivare scelte responsabili. È un progetto che non parla di punizioni, ma di attenzione verso la vita delle persone».

Uno sguardo al futuro, dunque, ma con i piedi ben piantati nella realtà dei territori e nella consapevolezza delle difficoltà. «Serve un quadro normativo chiaro, stabile e coerente – conclude Stefanelli –. Non si può andare avanti con interpretazioni divergenti e norme che sembrano fatte per creare contenziosi. La sicurezza stradale è una priorità pubblica: dobbiamo proteggerla con tutti gli strumenti disponibili, anche con gli autovelox. La tecnologia non è il problema, è parte della soluzione».

Un appello al buon senso e alla responsabilità, in un momento in cui le istituzioni locali chiedono certezze e strumenti per tutelare davvero i cittadini. 

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