La novità
02.07.2025 - 11:00
La scommessa di tre giovani di Latina è destinata a stravolgere il mondo delle applicazioni dedicate alle persone con disabilità visiva, perché hanno dato vita a una startup che ha realizzato e lanciato di recente un software per la telefonia utile per aiutare i non vedenti a percepire con maggiore precisione l’ambiente che li circonda e rendere più semplici attività quotidiane come spostarsi in una stanza o uno spazio aperto, riconoscere oggetti e scegliere indumenti oppure una scatola di medicinali. Il progetto ha preso il nome di Theia Vision Assistant ed è stato sviluppato grazie all’intelligenza artificiale.
Gli artefici di questa impresa etica sono Roberto Marianantoni, Gianluca Samaritani e Matteo Marucco, tutti e tre appassionati di tecnologia, ma soprattutto animati dal desiderio di agevolare l’inclusione e abbattere le barriere di chi vive vere e proprie sfide ogni giorno. Del resto il progetto ruota attorno all’esperienza vissuta direttamente da Gianluca, figlio di genitori non vedenti, che gli hanno trasmesso la gioia di vivere con il coraggio di affrontare difficoltà enormi. Ma è proprio grazie alla conoscenza acquisita direttamente da uno di loro, che l’idea si è trasformata in un’applicazione per smartphone e tablet capace di rispondere alle esigenze reali di chi vive circondato da barriere.
Una vera e propria scommessa, perché la startup è nata quando l’intelligenza artificiale non era ancora stata sviluppata pienamente, ovvero non c’era la consapevolezza del suo potenziale, neppure tra le aziende che sviluppano questo tipo di software. Tant’è vero che prima di decidere di tentare da soli questo difficile percorso, Roberto, Gianluca e Matteo hanno cercato investitori che li aiutassero a lanciarsi in questa avventura. Purtroppo hanno trovato solo porte chiuse, ma non si sono scoraggiati, arrivando al lancio dell’app, disponibile sia per dispositivi Android che Ios, lo scorso 29 maggio.
In mezzo c’è tanto. Ossia un lungo e meticoloso percorso di sviluppo dell’applicazione che ha potuto contare sull’esplosione del fenomeno dell’intelligenza artificiale, alla quale si appoggia per il suo funzionamento. È stato comunque decisivo l’apporto offerto dalle numerose persone con disabilità visiva che si sono offerte di testare l’applicazione, proprio per aiutare i tre giovani sviluppatori a mettere a punto tutte le funzionalità. L’idea iniziale era di poter aiutare i non vedenti a orientarsi con un’applicazione per telefono che potesse descrive in tempo reale l’ambiente circostante e gli oggetti: camminare assistiti esclusivamente dal telefono non è ancora possibile, ma non sembra un obiettivo irraggiungibile.
Intanto Theia Vision Assistant consente di interagire con lo smartphone come un comune assistente virtuale per smartphone rispondendo ai comandi vocali, con la differenza che descrive tutto all’utente attraverso una voce parlante. Ma soprattutto grazie al collegamento con la fotocamera dello smartphone, descrive all’utente tutto ciò che intende riconoscere attraverso una fotografia, fornendo assistenza anche al momento del puntamento dell’oggetto con l’obiettivo del telefono prima dello scatto. Per intenderci, l’app consente di riconoscere il colore di una maglietta piuttosto che un pantalone o un abbigliamento intimo, ma è in grado soprattutto di descrivere qualsiasi tipo di oggetto e leggere testi, come quelli di un cartello lungo un marciapiede, ad esempio a una fermata dell’autobus, o quelli stampati sulla scatola di un farmaco oppure sull’etichetta di una bottiglia. Consente di accrescere l’autonomia di una persona con disabilità visiva.
Il successo di questa startup pontina sta anche e soprattutto nella possibilità di implementare continuamente le funzioni dell’applicazione, grazie all’interazione con gli utenti anche ora che è stata messa sul mercato, scaricabile attraverso i comuni negozi virtuali per app dedicate a smartphone e tablet. Essendo nata da una piccola, ma ambiziosa società creata dal basso, Theia Vision Assistant ha bisogno di essere conosciuta dagli utenti e per questo i giovani sviluppatori stanno promuovendo una serie di iniziative per farla conoscere ai possibili utenti interessati, anche con incontri pubblici, alimentando il passaparola. Hanno iniziato proprio da Latina, ospitati nelle scorse settimane in occasione di eventi organizzati dalla sezione locale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus-Aps che hanno avuto luogo nella sede della Fondazione ConTatto, situata all’interno dei locali di via Po del centro regionale Sant’Alessio Margherita di Savoia per i ciechi.
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