Il fatto
09.07.2025 - 16:10
Proseguono senza sosta le attività della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Latina nel contrasto al lavoro irregolare, in particolare nel settore agricolo, spesso teatro di gravi forme di sfruttamento della manodopera. Gli ultimi interventi, condotti dalla Tenenza di Sabaudia, hanno interessato due aziende agricole operanti tra i comuni di Terracina e Sabaudia, portando alla scoperta di sei lavoratori impiegati completamente “in nero”.
Le operazioni sono state pianificate a seguito di un’attività informativa autonoma e di una puntuale analisi di rischio, che ha consentito di individuare situazioni potenzialmente critiche in due realtà imprenditoriali del comparto ortofrutticolo. I finanzieri hanno eseguito accessi mirati sia presso le sedi amministrative che nei terreni agricoli delle aziende, acquisendo documentazione contabile ed extracontabile utile a ricostruire la reale dinamica dei rapporti di lavoro.
Nel corso dei controlli, sono stati identificati complessivamente dodici lavoratori, la maggior parte dei quali di nazionalità indiana. Ben sei di loro sono risultati privi di qualsiasi forma contrattuale, in evidente violazione della normativa sul lavoro e della tutela dei diritti dei lavoratori. Ai titolari delle aziende, oltre alla verbalizzazione, sono state contestate le sanzioni amministrative previste.
Le Fiamme Gialle stanno ora procedendo con approfondimenti specifici per verificare la sussistenza di ulteriori condotte illecite, tra cui possibili casi di sfruttamento, caporalato e violazioni in materia di sicurezza e salute sul lavoro.
L’operazione si inserisce in una più ampia strategia di contrasto al cosiddetto “sommerso da lavoro”, che rappresenta una delle priorità strategiche del Corpo. L’obiettivo non è solo quello di recuperare risorse sottratte all’Erario, ma anche e soprattutto quello di tutelare la dignità e i diritti dei lavoratori, spesso appartenenti a fasce sociali deboli e facilmente vulnerabili.
Il fenomeno del lavoro nero, infatti, non solo alimenta condizioni di sfruttamento e degrado umano, ma altera anche le regole della concorrenza leale tra imprese, consentendo indebiti vantaggi a chi, eludendo obblighi fiscali e normativi, riesce a comprimere illegalmente i costi di produzione.
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