Il fatto
31.07.2025 - 17:00
“Boss”, “Dolce e Gabbana”, “Narcisio Rodriguez”, “Gucci”, sono solo alcuni dei prestigiosi marchi contraffatti su migliaia di confezioni di profumo sequestrate recentemente dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina. L’operazione, condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria, ha portato alla scoperta di un centro di stoccaggio clandestino nel comune di Cisterna di Latina, dove i prodotti falsificati venivano accumulati e preparati per essere immessi sul mercato illecito.
L’indagine è nata da controlli periodici e una mirata attività info-investigativa che ha intercettato un rivenditore abusivo intento a commercializzare profumi contraffatti. Durante il controllo di un veicolo, sono state trovate numerose confezioni di profumi falsi. Successivamente, i finanzieri hanno perquisito un garage utilizzato come deposito e rinvenuto oltre 3.500 confezioni, tutte etichettate con loghi falsi di noti marchi nazionali e internazionali, corredate da codici a barre contraffatti per simulare l’autenticità.
Il responsabile è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Latina per il reato di commercio di prodotti con segni distintivi falsi, in attesa degli sviluppi giudiziari e nel rispetto della presunzione di innocenza.
Questa operazione ha consentito di smantellare una rete illegale di distribuzione, che oltre a danneggiare le case produttrici legittime, mette a rischio i consumatori, esposti a prodotti di qualità inferiore e potenzialmente nocivi.
La Guardia di Finanza invita i cittadini a prestare attenzione, segnalando alcuni consigli per riconoscere i profumi contraffatti:
Prezzo troppo basso rispetto al mercato ufficiale.
Scarsa qualità del packaging, con errori tipografici o materiali scadenti.
Flaconi leggeri, fragili o con stampa di bassa fattura.
Fragranza che svanisce rapidamente o note chimiche troppo forti.
Assenza o non corrispondenza del numero di lotto, verificabile sui siti ufficiali dei marchi.
Si consiglia inoltre di acquistare sempre presso rivenditori autorizzati e di controllare la presenza del sigillo di sicurezza, spesso assente o facilmente rimovibile nei prodotti falsi.
L’operazione si inserisce nella strategia più ampia della Guardia di Finanza contro la contraffazione, fenomeno che alimenta lavoro nero, evasione fiscale, riciclaggio e criminalità organizzata, danneggiando il mercato legale e mettendo a rischio la salute dei consumatori.
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