Il fatto
01.08.2025 - 07:41
«Occorreva una fornitura supplementare di popcorn per questo consiglio». Il consigliere di Lbc Dario Bellini, con questa micidiale battuta, riassume perfettamente lo spettacolo andato ieri in scena nell’aula consiliare di piazza del Popolo. Pronunciata prima di farsi protagonista, assieme al collega della Lega Vincenzo Valletta, di una indegna gazzarra che li ha visti accapigliarsi tanto da costringere il presidente Raimondo Tiero a sospendere i lavori prima di votare.
Il momento clou, comunque, è stato il punto sulla modifica dell’articolo 8 della convenzione tra Comune e azienda speciale Abc, quella famigerata che riduce all’azienda di oltre mezzo milione di euro la dotazione annua per il contratto di servizio. Una modifica, però, unilaterale ossia decisa dal Comune appunto, senza il consenso dell’azienda. La quale, per dire, ha messo a bilancio l’intera cifra del contratto tanto da aver creato a consuntivo un utile di oltre 700 mila euro. Ma con l’approvazione, ieri, della delibera, l’azienda potrebbe finire in passivo. La modifica, come hanno spiegato i dirigenti De Biaggio e Vicaro, era indispensabile per le modifiche imposte dalla regolamentazione Arera.
Un punto attorno al quale si sono concentrati gli interventi e soprattutto s’è consumato lo strappo tra Noi Moderati e il resto del centrodestra. L’assessore Franco Addonizio non era in aula e non ha presentato la delibera che arriva dal suo assessorato. Il gruppo guidato da Maurizio Galardo è uscito dall’aula al momento del voto. «Le affermazioni di Noi Moderati sono inaccettabili», ha commentato in aula il capogruppo di Fdi Cesare Bruni riferendosi a quanto uscito sui giornali giovedì mattina. Il capogruppo di Noi Moderati Galardo ha spiegato: «C’è stato un ampio dibattito nella maggioranza su questa delibera. Non c’è un parere chiaro che ci dica se stiamo facendo bene o male. Siamo davanti a una forzatura politica. Il nostro è un dissenso parziale rispetto alla maggioranza». L’opposizione di centrosinistra è stata durissima con gli interventi dei vari Campagna, Coletta, Bellini, Ranaldi, Ciolfi. Tutti hanno insistito sui rischi che si corrono con questa delibera definita «unilaterale, illegittima, che taglia fuori Abc e la manda a rischio». Lbc ha annunciato che manderà gli atti alla Corte dei Conti con un esposto.
Il sindaco Celentano, nel suo intervento prima del voto, ha rivendicato la posizione della maggioranza: «Approvare questa delibera non compromette il futuro di Abc. Se volevo chiudere Abc lo potevo fare quando sono diventata sindaco, come ha fatto il mio predecessore». La delibera secondo Celentano «è indispensabile per salvare Abc e tutti i servizi offerti alla città. Perché senza questa delibera dovevamo accantonare 1,5 milioni di euro». Passaggio importante sul rapporto azienda-comune: «L’azienda è un ente strumentale del Comune, è un dipartimento del Comune, non è una società privata, e non può produrre utili a danno dei cittadini. Con l’ulteriore conseguenza di pagare tasse a fronte di riduzione di altri servizi alla collettività». Celentano ha detto anche che «con il Cda ho avuto una lunga riunione per discutere del futuro di Abc e rassicuro i lavoratori che non ci sono rischi per nessuno di loro».
Nelle dichiarazioni di voto nuova tensione tra Noi Moderati e la maggioranza con stilettate che mostrano la tensione del centrodestra. La delibera alla fine passa senza i voti di Noi Moderati. Sul futuro dell’assessorato in mano a Franco Addonizio nessuna indicazione. Ma come ha detto Bruni «andrà fatta una verifica».
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