Ieri pomeriggio la commemorazione con una messa nella chiesa di San Paolo Apostolo, poi una breve cerimonia nel parcheggio in cui è avvenuta la tragedia e luci spente nelle sedi istituzionali
Presso la chiesa di San Paolo Apostolo si è svolta ieri sera una Celebrazione Eucaristica officiata da Don Stefano Castaldi vicario foraneo, con Padre Daniele Belussi e Don Rodrigo Foti per ricordare l’uomo di 82 anni deceduto la scorsa settimana dopo un violento spintone ricevuto per una lite scaturita da motivi di traffico. Tanti i fedeli accorsi per una cerimonia voluta e sentita. «La morte violenta di Franco ha colpito l’ intera cittadinanza. Siamo contro ogni forma di violenza, di aggressione, di egoismo ma l’ unica guerra giusta è quella che va combattuta dentro di noi, una guerra interiore», queste le parole pronunciate durante l’omelia. Presenti alla Messa anche molte autorità civili e militari , vertici di Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Guardia Costiera e Polizia che hanno aderito subito all’ iniziativa. Non hanno presenziato i familiari di Perlino che hanno inviato un messaggio di vivo ringraziamento per la vicinanza e la solidarietà mostrati. La commemorazione è poi proseguita nel parcheggio dell’ex Avir dove sono avvenuti i fatti. Intanto in queste ore la Procura di Cassino sta valutando se chiedere l’applicazione della misura dell’arresto nei confronti del 46enne campano che ha provocato la morte di Franco Perlino, accusato di omicidio preterintenzionale. La sequenza, incredibile, dei fatti è contenuta nelle immagini degli impianti di videosorveglianza pubblica e nelle quali si vede la vittima superare l’auto dell’aggressore all’uscita dal parcheggio. Subito dopo il 46enne scende dalla sua macchina e colpisce con un pugno il vetro della Panda di Perlino, rompendolo, a quel punto l’anziano scende dalla propria auto, inizia l’alterco verbale e l’uomo più giovane lo scaraventa a terra con uno spintone. Una caduta rovinosa che gli è costata la vita dopo due giorni di coma. Una morte che ha scosso la città. Ieri sera, a latere, della commemorazione per cinque minuti sono state spente le luci di alcuni siti simbolo della città