Gli specialisti dei furti sono tornati a colpire ieri notte e lo hanno fatto per mettere le mani sugli incassi del supermercato Dodecà, alle porte di Latina. Utilizzando metodi rudimentali, ma efficaci, i soliti ignoti hanno devastato l’ingresso dell’attività commerciale per portare via la cassaforte: hanno puntato sulla velocità della loro azione e hanno avuto successo, intascando un bottino ancora in fase di quantificazione. Del caso si stanno occupando gli investigatori della Polizia, intervenuti ieri notte con le pattuglie della Squadra Volante per i primi accertamenti e le ricerche dei fuggitivi.
Il piano dei ladri è scattato una decina di minuti prima dell’una di ieri notte, in circostanze ancora in fase di ricostruzione da parte degli agenti del questore Fausto Vinci. Ovvero la dinamica per ora è desumibile dai danni arrecati alla struttura, il complesso commerciale di via Scrivia, perché stando alle prime verifiche della Polizia gli scassinatori sarebbero riusciti a mettere fuori uso le telecamere esterne del sistema di video sorveglianza prima di mettersi al lavoro per creare il varco utilizzato per raggiungere la cassaforte. In ogni caso sembra piuttosto chiaro che i ladri, prima di tutto, hanno forzato la saracinesca, quella situata sul lato dell’ingresso principale, poi hanno utilizzato un veicolo a mo’ di ariete, presumibilmente un’automobile rubata appositamente con la quale hanno colpito la porta a vetri fino ad abbatterla. Una volta dentro, utilizzando una grossa mazza, hanno infranto la vetrata che separa l’ingresso della galleria commerciale dall’ufficio del supermercato per raggiungere la cassaforte, divelta e portata fuori a mano o forse trascinata con una fune.
Secondo una prima ricostruzione i ladri erano due, entrambi incappucciati. Hanno avuto un discreto margine di tempo per agire, come dimostra il successo della loro azione, ma a quanto pare hanno potuto approfittare di un ritardo nel funzionamento del sistema antintrusione. Su questo aspetto gli investigatori non escludono che i banditi potessero disporre di una strumentazione tecnologica avanzata per inibire le frequenze dell’allarme, come documentato più volte in passato con i sequestri di “jammer”. In ogni caso l’antifurto non era abbastanza efficace da percepire un malfunzionamento e per questo sarebbe risultata più efficace la segnalazione al 112 di un residente, allertato dai rumori provocati dai ladri durante le fasi dello scasso.
Fatto sta che all’arrivo delle pattuglie della Squadra Volante della Questura e guardie giurate dell’istituto privato di vigilanza Securitas Metronotte - queste ultime allertate dalla sala operativa che gestisce l’allarme - i ladri avevano già portato a termine il furto e si erano dileguati appena in tempo. Gli investigatori stanno vagliando le telecamere di video sorveglianza del circondario per risalire al mezzo utilizzato dai banditi e stringere così il campo di ricerca delle indagini. Per ora gli accertamenti della Questura sembrano indirizzarsi verso l’ipotesi di una banda che sta colpendo da tempo, tra Latina e dintorni, per svaligiare sia supermercati che bar tabacchi. Sono piuttosto evidenti le analogie col furto, consumato in circostanze pressoché identiche, ai danni del market Carrefour di via del Lido, lo scorso 7 luglio. Anche in quel caso due uomini incappucciati avevano utilizzato un mezzo ariete, un furgone, per abbattere la porta d’ingresso e portare via la cassaforte.