Il fatto
25.08.2025 - 08:20
Hanno presentato ricorso in Corte di Cassazione marito e moglie, arrestati insieme all’insospettabile infermiera del Santa Maria Goretti di Latina per l’inchiesta sulla violenza sessuale su un minore e per la detenzione di materiale pedopornografico. Il provvedimento cautelare era stato eseguito lo scorso 9 giugno e i presunti responsabili delle condotte contestate sono tutti in carcere. Era stato il gip del Tribunale di Latina Laura Morselli a firmare l’ordinanza di custodia cautelare, sulla scorta delle risultanze investigative raccolte dalla Squadra Mobile di Latina.
La difesa dei due indagati, a seguito del deposito delle motivazioni del Tribunale del Riesame che aveva lasciato inalterate le esigenze cautelari punta nel ricorso sulla illogicità e sulla carenza delle motivazioni facendo leva in particolare su un punto che riguarda il pericolo di reiterazione del reato.
L’avvocato Alessandro Aielli, legale dell’uomo e della donna, chiede una misura cautelare meno afflittiva come gli arresti domiciliari. Agli atti dell’inchiesta le chat tra l’uomo, un 44enne di Velletri, l’infermiera del Santa Maria Goretti con cui ha avuto una relazione e la moglie di lui. Secondo i riscontri raccolti nelle conversazioni ci sarebbero delle allusioni a sfondo sessuale. L’inchiesta è coordinata dal Procuratore Aggiunto Luigia Spinelli e dal pubblico ministero Marina Marra.
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