La morte dell'adolescente precipitata dal quinto piano di un palazzo in via Don Luigi Sturzo sta suscitando dolore e commozione in tutta la comunità di Latina e non solo. Tra le tante reazioni c'è anche quella della Rete degli Studenti Medi del Lazio, che interviene in merito a una delle ipotesi sulla quale stanno lavorando gli investigatori: ovvero l'eventuale che questo gesto possa essere scaturito dopo la delusione per la bocciatura a scuola. «Apprendiamo con molta tristezza che questa notte, a Latina, una ragazza di 17 anni è morta dopo essere precipitata dal balcone della sua casa al quinto piano. L’ipotesi più probabile è quella di un gesto volontario della studentessa, dovuto forse al non superamento dell’esame di recupero sostenuto presso il liceo che frequentava. Questa notizia ha suscitato forte dolore tra di noi - spiega Bianca Piergentili, coordinatrice regionale della Rete degli Studenti Medi - al contempo, però, proviamo una forte rabbia nei confronti di un Ministro all’Istruzione che continua ad ignorare le necessità delle studentesse e degli studenti, sono anni che denunciamo un sistema scolastico tossico che insegna competizione invece di darci gli strumenti per costruirci un futuro. Di scuola non si può morire, Ministro ci ascolti perché noi non siamo numeri».