Il fatto
11.09.2025 - 15:45
Una scuola che era già finita al centro delle cronache e dello scontro politico tra maggioranza e minoranza per lo stato di inagibilità a causa di una possibile mancanza di manutenzione venuta alla luce alla vigili del voto per il referendum quando le forse dell’ordine che presidiavano il seggio di voto, ha notato danni strutturali e ammaloramenti sospetti. Da allora la scuola di via del Soccorso è inagibile e al centro delle polemiche. Ma nelle scorse ne è emersa un’altra connessa con i lavori necessari alla messa in sicurezza del plesso: quella legata ai lavori di ristrutturazione dei locali sottostanti la scuola Marchetti.
Saranno realizzati alloggi per almeno dieci soggetti senzatetto.
Un intervento che è finanziato con i fondi del Pnrr e del progetto Housing First che vuole la casa al centro del percorso di reintegrazione sociale. Un progetto però, di cui in pochi, sembra sapessero e su cui lo stesso sindaco ha ritenuto necessario intervenire visti i malumori che hanno cominciato a serpeggiare in paese.
«E’ un modello di intervento - spiega Mauro De Lillis - che rientra nell’ambito delle politiche sociali distrettuali, basato sull’inserimento in appartamenti di persone senza dimora con lo scopo di favorire percorsi di benessere e integrazione sociale. L’importo del finanziamento assegnato è di euro 710.000 di cui 500.000 per lavori e 210.000 per la gestione del servizio. La gestione del servizio è affidata ad un’equipe composta da un’assistente sociale coordinatrice, una psicologa, un educatore e 2 OSS. All’interno della struttura al fine di rispettare il target progettuale possono essere accolte 10 persone».
Chi sono i destinatari di questo progetto? «Persone senza fissa dimora, persone che utilizzano dormitori pubblici, persone senza dimora ospitate in strutture di accoglienza. La durata complessiva che le persone possono beneficiare di questa assistenza non può superare i 6 mesi. Trattasi dunque di un servizio, presente già in molti paesi e città della provincia, e che ha lo scopo di dare assistenza a persone fragili socialmente, per un periodo limitato di 6 mesi, per cercare di ottenere il loro reinserimento nella comunità. Pericoli di sicurezza per i residenti non ce ne sono, il tutto ha uno scopo sociale». Il sindaco annuncia che a breve si terrà un incontro pubblico «per fare le opportune ed ulteriori approfondimenti del progetto, rispetto al quale si è già molto scritto e detto dall’inizio della partecipazione al bando». Peccato che sui social questo ultimo passaggio sia smentito da una serie di commenti duri e di critica ad un modo di fare ritenuto poco trasparente. Lo stesso ex sindaco Tommaso Conti ha “bacchettato” De Lillis lodando lo scopo sociale del progetto ma aggiungendo che «Avresti fatto meglio a divulgarlo prima, non bisogna avere timore delle scelte che si fanno».
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione