Giudiziaria
13.09.2025 - 10:45
È stato condannato a tre anni il 34enne accusato di maltrattamenti ai danni della nonna. Vessazioni continue, con cadenza giornaliera, che avevano portato l’anziana a denunciare il nipote.
Nella giornata di ieri il Collegio penale del Tribunale di Latina ha emesso la sentenza nei confronti dell’uomo, che nell’agosto del 2024 finì in carcere con l’accusa di maltrattamenti, estorsione e rapina. I Carabinieri del reparto territoriale di Aprilia intervennero su richiesta della nonna, che decise di chiedere aiuto, stanca dei soprusi subiti con cadenza quotidiana dal nipote, che – pochi mesi prima – si era trasferito nella sua abitazione. Dal racconto dell’anziana emerse un quadro fatto di aggressioni verbali, di continue e ingiustificate richieste di denaro, con la signora che in alcune circostanze venne anche spintonata. In un’occasione, poi, l’uomo arrivò addirittura a impossessarsi del televisore dell’anziana. Una situazione che era diventata insostenibile per la donna, che era arrivata a nascondere gli alimenti nella camera da letto, chiudendoli a chiave, per paura che le venissero sottratti. Per questo motivo il 34enne venne arrestato con l’accusa di maltrattamenti, rapina ed estorsione.
Nel corso del processo è stato ricostruito quanto accaduto e, al termine del dibattimento, il pm Antonio Sgarrella ha chiesto sei anni per il 34enne. La difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Emanuele Farelli, ha cercato di smontare l’impianto accusatorio e alla fine questa linea è stata in parte accolta. Il Collegio del Tribunale di Latina (composto dai giudici Mario La Rosa, Paolo Romano e Francesca Zani) ha infatti condannato l’uomo a tre anni per i maltrattamenti nei confronti della nonna, assolvendolo dai reati di rapina ed estorsione. Per conoscere le motivazioni della sentenza bisognerà aspettare 90 giorni.
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