Il fatto
15.09.2025 - 16:43
Denunciati per la rissa a Gaeta dello scorso 28 luglio, nove giovani sono finiti nei guai, due dei quali sono minorenni. L'attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cassino, ha preso avvio immediatamente dopo i fatti, quando – nella notte tra il 27 e il 28 luglio – le forze dell'ordine erano intervenute a seguito di una segnalazione giunta al numero di emergenza 112. Gli operatori, accorsi sul posto, avevano riscontrato la presenza di diversi feriti, arredi danneggiati, e testimonianze che parlavano di un violento scontro tra due gruppi.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori del Commissariato, la rissa sarebbe scoppiata a seguito di un alterco tra due giovani – uno residente a Gaeta e l'altro proveniente dalla provincia di Caserta – degenerato rapidamente in un'aggressione fisica collettiva che ha coinvolto più persone.
I gruppi, infatti, sarebbero stati composti rispettivamente da residenti locali e da giovani giunti a Gaeta per festeggiare un compleanno in un noto locale della zona.
Grazie ad approfondite attività investigative, supportate dalla visione delle immagini di videosorveglianza di un locale della zona e dall'acquisizione delle testimonianze, gli agenti del Commissariato di Gaeta sono riusciti a ricostruire l'intera dinamica dell'evento e ad identificare i soggetti coinvolti, tra cui sia residenti di Gaeta che giovani provenienti dalla provincia di Caserta.
Tutti i soggetti coinvolti sono stati identificati e denunciati all'Autorità Giudiziaria, con l'ipotesi di reato di rissa aggravata e, per alcuni, anche di lesioni personali gravi. Una delle persone coinvolte ha riportato la frattura della mandibola e ha subito un intervento chirurgico presso un ospedale romano, con una prognosi di 30 giorni.
Restano in corso ulteriori accertamenti da parte degli investigatori, finalizzati a valutare eventuali responsabilità accessorie, anche in relazione ai danneggiamenti subiti da due locali pubblici della zona, coinvolti indirettamente nell'accaduto.
Nei confronti degli indagati, per i quali vige la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, sarà valutato anche l'avvio di misure di prevenzione personali di competenza del Questore, dirette a tutelare l'ordine e la sicurezza pubblica, nonché a prevenire la reiterazione di comportamenti violenti e pericolosi per la collettività.
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