Bombe a Latina, analogie tra gli ultimi attentati

Tra una bomba esplosa e un incendio, un atto intimidatorio dopo l’altro, si fa sempre più difficile l’interpretazione delle tensioni in corso, ormai da mesi, in seno agli ambienti della criminalità latinense legati al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto per decifrare la provenienza dell’uno e dell’altro episodio. Anzi, l’ultima notte di rappresaglie, quella andata in scena tra sabato e domenica, ha finito per complicare ulteriormente gli incastri dei diversi episodi.

Perché l’attentato consumato con il lancio di una bottiglia incendiaria nell’androne del condominio, con ogni probabilità, come ritorsione nei confronti dei residenti del civico 6 di via Guido Rossa che da tempo cercano di ostacolare l’attività degli spacciatori, ha finito per legare agli interessi che si intrecciano tra i palazzi Arlecchini anche un altro fatto che inizialmente poteva essere ritenuto svincolato dalla recente escalation. Vale a dire lo sgarro consumato ai danni del bar del primo piano del centro commerciale Latinafiori la notte prima, consumato con modalità del tutto identiche, oltretutto già bersagliato con episodi simili, almeno due.

Quale sia il movente di quel gesto intimidatorio non è assolutamente chiaro, fatto sta che venerdì la finestrella e il bancone esterno sono stati colpiti da una molotov confezionata con un piccolo contenitore riempito di una sostanza alcolica, whisky stando ai primi riscontri. Tant’è vero che la fiammata si è esaurita in breve tempo, lasciando una chiazza sul davanzale. In quel caso l’attentatore incappucciato era arrivato a piedi dal Colosseo e aveva agito pochi minuti prima che, proprio di fronte alle case Arlecchino, venisse piazzata una bomba carta sul parabrezza della Smart Fortwo di una donna estranea a vicende criminali.

Lo stesso identico metodo utilizzato per l’attentato al bar, è stato impiegato la notte successiva per l’avvertimento ai condomini del civico 6 di via Guido Rossa, dove ignoti hanno innescato e buttato nell’androne delle scale una molotov confezionata con lo stesso identico contenitore e il medesimo superalcolico della notte prima.