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Ergastolo a Sodano, i pm: "Era un rapporto malato"

Secondo la pubblica accusa c'era la premeditazione: le morti erano annunciate

Strage di Cisterna, la zia di Sodano: Christian si voleva suicidare
C’è una grande tensione  nell’aula della Corte d’Assise di Latina,  in bilico tra  silenzi che restituiscono  tracce di dolore e il suono della sofferenza.  
La descrizione dei rilievi tecnici, le immagini offerte dalla ricostruzione della scena del crimine, consegnano un duplice omicidio: una strage.  Tutto questo è concentrato in otto lunghissime ore, nell’udienza più lunga del processo per l’omicidio di Nicoletta Zomparelli  e della figlia Renée Amato,   madre e sorella di Desirée,  ex fidanzata di  Christian Sodano. Le ha uccise  con la pistola di ordinanza.  Era il pomeriggio del 13 febbraio del 2024.  Sodano, ex maresciallo della Guardia di Finanza, è  in carcere per duplice  omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai motivi abietti e futili.  

«Il rapporto tra Christian e Desirée, era tossico, malato»,  lo definisce il pubblico ministero Marina Marra. «Dopo aver sparato i colpi, tutto si riempie di sangue», rimarca il pubblico ministero Valerio De Luca. La requisitoria dei magistrati inquirenti è un viaggio dentro la villetta di Cisterna dove si è consumata la strage e dentro la  testa e i pensieri che hanno animato Sodano, autore di  un omicidio crudele.

«Faccio una strage, non mi ferma neanche l’Esercito», hanno detto i pm leggendo i messaggi inviati il 17 novembre del 2023 dall’imputato a Desy.  La richiesta finale è quella dell’ergastolo  con isolamento diurno per sei mesi .  «Sono morti annunciate», ha ribadito l’accusa.  E’ una tragedia che ha sconvolto tutti e travolto una comunità, il Comune di Cisterna si è costituito parte civile, in aula a ogni udienza è stato sempre  presente il sindaco  Valentino Mantini.  Quando il focus processuale si concentra sulla contestazione dell’aggravante della premeditazione i pm rileggono i messaggi della chat tra Sodano e Desirée.  «Già allora, alcuni mesi prima maturava il proposito criminoso - ha sottolineato l’accusa - Sodano  ha ucciso con freddezza chirurgica, erano due morti annunciate.
Non c’è impeto perchè questa è  stata un’azione fredda  e preordinata. Nella fase successiva dei fatti è stato tranquillo come se non avesse fatto nulla e dopo il duplice omicidio  quando va a casa ed è in auto e viene fermato dai Carabinieri non si agita, dice semplicemente che è un collega e va via con calma serafica».  Dopo la requisitoria dei pm  hanno preso la parola le parti civili. Gli avvocati Marco e Chiara Fagiolo: «Desirée doveva sottostare a tutte le  volontà di Sodano, è stata vittima anche di atti persecutori»,  l’avvocato Oreste Palmieri  ha sottolineato come  «Sodano abbia scelto di essere qui davanti alla Corte d’Assise», e ricorda come sia stato lucido  sparando sette colpi decidendo così il destino delle vittime. 
L’avvocato Nicodemo Gentile che rappresenta il Comune di Cisterna ha messo in luce l’attenzione dell’amministrazione comunale  sui temi della violenza e del femminicidio:   «Ci sono uomini che danno in appalto il proprio equilibrio emotivo alle donne, in questo caso parliamo di analfabetismo emotivo».    A seguire l’intervento dell’avvocato Benedetta  Manasseri dell’Associazione Insieme a  Marianna:  «Il duplice omicidio  non è un fatto privato tra accusa e difesa ma  lede l’intera società civile impegnata nel contrasto alla violenza»

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