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Il fatto

Rubano a un 90enne, respinta la richiesta di risarcimento

I tre arrestati dalla Polizia. , la scusa per truffare l'anziano e prendere la borsa

Tribunali sotto organico, a Latina mancano 43 dipendenti su 155 posizioni

Hanno provato a risarcire il danno i tre ladri arrestati lo scorso settembre dalla Polizia per aver cercato di raggirare un anziano all’esterno di un supermercato e di avergli preso il bancomat per prelevare. La richiesta pari a 500 euro  è stata respinta e  il processo si svolgerà il 15 ottobre davanti al giudice monocratico Clara Trapuzzano Molinaro. E’ un prosieguo di direttissima a seguito dell’arresto in flagranza di reato. Non è escluso che per quel giorno si possa concludere il processo.  Gli imputati, tutti di origine straniera, sono difesi dall’avvocato Tito.

Nei confronti dei tre e in occasione della prima udienza,  l’arresto era stato convalidato. La banda era stata  fermata dalla Polizia intervenuta a seguito della richiesta  pervenuta al numero di emergenza del 112. I tre avevano rubato un borsello ad un anziano di 90 anni.  I due quando erano arrivati i poliziotti  stavano prelevando i soldi da uno sportello utilizzando il bancomat della vittima. Erano a Borgo Piave ma in base a quanto è emerso avevano anche sbagliato il codice pin. Lo schema utilizzato dagli autori del furto era collaudato: avevano monitorato i movimenti della vittima e una volta -  appena uscita da un supermercato al centro Agora di Latina -  mentre era insieme al figlio lo hanno distratto.

«Sono caduti gli occhiali, faccia attenzione», ha detto uno dei tre alla vittima che si è guardata attorno per un attimo, nel frattempo l’altro complice ha preso il borsello sul sedile e poco dopo i tre sono andati a prelevare ma hanno trovato la Polizia e gli agenti della Squadra Volante,  allertati da un collega fuori servizio. 

I poliziotti hanno arrestato i presunti responsabili: Rosa Maria Rodriguez, 57 anni, Hunani Ricalse Gerald Luis 20 anni e Delgado Gino Guzman di 55 anni. Erano stati catturati in flagranza di reato. Nel borsello la vittima aveva carte di credito, 50 euro in contanti e poi il libretto postale e il telefono cellulare.

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