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Il caso

Minturno, il parcheggio urbano contestato

I gruppi consiliari FdI, Lega e Minturno Domani criticano le scelte dell’Amministrazione, che ha deciso di partecipare al bando regionale con un progetto alla Spiritiera, invece che allo scalo

Minturno, il parcheggio urbano contestato

“L’Amministrazione Stefanelli ha deciso di candidare al bando della Regione per la realizzazione di parcheggi urbani un progetto in zona Spiritiera, lontano dai veri problemi quotidiani della città, quando la stazione ferroviaria e il centro storico da anni ne hanno molto più necessità”. Questa la posizione dei tre gruppi consiliari di Fratelli d’Italia, Lega e Minturno Domani, che al termine dell’ultima seduta consiliare hanno criticato la scelta del Governo minturnese, in quanto sia lo scalo che il centro storico soffrono di questa carenza creando disagi a pendolari, residenti e attività commerciali. “Due aree strategiche per la mobilità e per il turismo- hanno aggiunto Pino D’Amici, Francesco Larocca, Massimo Moni, Nicolò Graziano e Barbara Sardelli- riconosciute da tutti come nodi fondamentali della vita cittadina, che meriterebbero interventi concreti e non continue promesse mancate. Una scelta incomprensibile, che conferma l’ennesimo scollegamento del Governo Stefanelli dai bisogni reali della comunità. Nello stesso programma elettorale della coalizione che sostiene il sindaco Stefanelli si parlava chiaramente di ampliare e realizzare parcheggi al servizio del centro storico e della stazione ferroviaria. Promesse rimaste lettera morta; e oggi, di fronte a un bando che avrebbe potuto finalmente dare risposte concrete, si dirotta l’attenzione altrove. Non si cerchi ora di costruire uno “scudo tecnico” parlando di presunta indisponibilità delle aree. Il bando parla chiaro: la disponibilità dell’area incide, ma il criterio più importante è l’impatto sulla mobilità urbana e sull’accessibilità. E non vi è alcun dubbio che stazione e centro storico, per la loro funzione strategica, rispondano pienamente a questi requisiti, molto più di aree secondarie. È quindi evidente che si tratta di una scelta politica e non di un’impossibilità tecnica. Da parte nostra sempre più raccogliamo la delusione dei cittadini verso un’Amministrazione che non ascolta, non mantiene gli impegni presi e preferisce continuare con promesse e annunci social piuttosto che con fatti concreti. Rinunciare a intervenire su stazione e centro storico significa condannare questa città a rimanere indietro.” I tre gruppi consiliari infine ribadiscono che le risorse regionali debbono essere investite dove i problemi sono più gravi e più sentiti, con una Giunta che ha perso ancora una volta un’occasione per rispondere alle reali esigenze della comunità.

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