L’indagine del Nipaaf
05.10.2025 - 08:00
Era una prassi consolidata, per il bazar degli affari di Luigi Murciano in via Albanese, la vendita di prodotti con difetti di produzione e quindi tolti dal mercato dalle aziende costruttrici per essere avviati alla distruzione come rifiuti.
Lo dimostra una nuova indagine dei Carabinieri Forestali del Nipaaf, che ha portato alla chiusura dell’inchiesta a carico di Murciano e del titolare di un’azienda di smaltimento di Pontinia, Lorenzo Feudo. I due sono accusati rispettivamente di ricettazione e gestione illecita di rifiuti, per aver commercializzato due carichi di elettrodomestici fallati, destinati invece alla distruzione.
Il materiale, circa 64 bancali per oltre 6 tonnellate complessive, era stato venduto nel negozio di Murciano, anche attraverso video promozionali diffusi sui social, dove comparivano camion con il logo dell’azienda di smaltimento. Gli elettrodomestici, svenduti a prezzi concorrenziali, erano stati esauriti in poche ore. L’inchiesta è partita da una segnalazione e ha portato a riscontri documentali e testimonianze che confermano la vendita illecita dei prodotti.
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