Nuova accusa di pedopornografia per l'infermiera del Goretti

Nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’infermiera dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina detenuta dal 9 giugno per violenza sessuale aggravata su minore. Insieme a lei erano stati arrestati un uomo di Velletri e la moglie di lui. La Procura di Roma contesta un’altra accusa per episodi emersi già nel corso dei primi accertamenti che sono stati sviluppati e hanno portato all’emissione di un secondo provvedimento cautelare per produzione e detenzione di materiale pedopornografico oltre ad un episodio di abusi.

L’ordinanza è stata firmata dal gip del Tribunale di Roma Simona Calegari su richiesta della Procura di Roma competente per questo genere di reati. Dall’analisi del contenuto dei telefoni cellulari sequestrati lo scorso marzo, sono emersi elementi a carico dei tre indagati che hanno portato all’emissione del provvedimento. Sono due gli episodi contestati avvenuti a febbraio del 2025. I video dove l’infermiera è insieme ad un minore - in base alla ricostruzione dell’accusa - sono stati condivisi da marito e moglie, destinatari anche loro del provvedimento.

Le ordinanze cautelari sono state notificate dagli agenti della Squadra Mobile di Latina in carcere dove gli indagati si trovano da quattro mesi a seguito del primo provvedimento emesso dal gip di Latina Laura Morselli. L’indagine era stata coordinata dal Procuratore facente funzioni Luigia Spinelli e dal pubblico ministero Marina Marra.

Al Riesame le esigenze cautelari sia per l’uomo di Velletri che per la moglie, anche lei detenuta, avevano tenuto mentre l’infermiera non aveva presentato ricorso.
Il 21 ottobre intanto è fissata in Corte di Cassazione a Roma l’udienza avverso il rigetto per marito e moglie; a impugnare la decisione dei magistrati è stato l’avvocato Alessandro Aielli.