Il fatto
11.10.2025 - 08:47
C’è il furto di una collezione di carte Pokemon, alcune rare, alla base del movente dell’agguato avvenuto nei giorni scorsi quando Marco Colardo, 36 anni, di Aprilia alla guida della sua Audi era stato ferito da alcuni colpi di pistola ed era stato gambizzato. L’autore Giuseppe Marcellino, 31 anni di Aprilia, si era costituito poche ore dopo i fatti presentandosi dai Carabinieri del Comando Provinciale di Latina. Il reato contestato è quello di tentato omicidio.
Come riportato nelle carte dell’inchiesta, Marcellino era convinto che Colardo gli avesse rubato una collezione. Il furto delle carte Pokemon che hanno un grande valore per gli appassionati e sul mercato possono raggiungere cifre impensabili, (il costo per quelle rare varia da centinaia di euro a decine di migliaia di euro), sarebbe all’origine della gambizzazione. Al momento non è quantificabile il valore economico delle carte finite al centro dell’inchiesta.
Sarebbe questo l’episodio che ha innescato la reazione del 31enne che ha aperto il fuoco. La sequenza si era consumata nel primo pomeriggio dello scorso 8 ottobre, alle 14,40 a poca distanza dalla Pontina, all’altezza di Fossignano. Ieri mattina - difeso dagli avvocati Massimo Frisetti e Alessandro Righi - il responsabile dei fatti è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giuseppe Cario per l’interrogatorio di convalida ed è rimasto in silenzio di fronte alle contestazioni della Procura.
Al termine della camera di consiglio il giudice ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare e ha disposto il carcere - come richiesto dal pubblico ministero Valerio De Luca, titolare dell’inchiesta - a seguito di quanto raccolto dai Carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia nel corso delle indagini. Secondo il magistrato il fatto è grave e sussistono anche altri elementi.
A quanto pare, alcuni giorni prima dell’agguato Colardo avrebbe ricevuto una telefonata da Marcellino che lo avrebbe accusato di avergli rubato le carte, in un secondo momento ci sarebbe stato un incontro tra i due, Colardo sarebbe andato a casa di Marcellino e ci sarebbe stato un litigio animato. La persona offesa ha dichiarato che sarebbe stata accusata falsamente di un furto e di aver sottratto le carte Pokemon.
L’agguato era avvenuto quando l’auto guidata dal 36enne - dopo aver lasciato la Pontina - era ferma allo stop all’altezza di via Fossignano e una Lancia Y rossa ha bloccato la strada, è sceso un uomo armato di pistola che ha aperto il fuoco e ha sparato.
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