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Il fatto

Non solo posti di lavoro, Tiero in un caso ha ottenuto denaro e tessere per il partito

Secondo l'inchiesta della Procura il Consigliere regionale avrebbe concesso favori ad alcune aziende in cambio di indebite utilità

Non solo posti di lavoro, Tiero in un caso ha ottenuto denaro e tessere per il partito

Pende una richiesta di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari sulla testa di Enrico Tiero, Consigliere regionale elettro tra le fila del partito Fratelli d’Italia, finito al centro di un’inchiesta della Procura di Latina coordinata dai sostituti procuratori Martina Taglione e Antonio Sgarrella attorno all’ipotesi di reato di corruzione. La valutazione sull’entità della misura restrittiva spetta al giudice per le indagini preliminari Giuseppe Cario, a margine dell’interrogatorio previsto per giovedì mattina presso il Tribunale di Latina.


Politico di lungo corso, campione di preferenze, Enrico Tiero in Regione è anche e soprattutto un esponente del partito di governo, oltre a ricoprire l’incarico di presidente della  presidente della commissione Sviluppo economico e attività produttive. Un ruolo che, stando alle indagini svolte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina insieme al Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza, avrebbe sfruttato per intercedere in favore di alcune imprese che hanno rapporti lavorativi con la pubblica amministrazione, in cambio di posti di lavoro a vantaggio di persone di suo riferimento, compresa la figlia. Cinque in tutto gli episodi contestati alla base della richiesta di arresto, concentrati tra il 2023 e lo scorso anno, e almeno sei i soggetti indagati in stato di libertà.


Proprio nel caso della figlia, gli inquirenti contestano un nesso tra l’assunzione a tempo indeterminato di quest’ultima da parte di una società che gestisce una clinica privata accreditata con il servizio sanitario regionale e una serie di vantaggi che l’azienda avrebbe ottenuto grazie all’intercessione di Enrico Tiero. Stando alle contestazioni dell’inchiesta, avrebbe asservito le proprie funzioni per consentire alla struttura sanitaria di ottenere l’ampliamento dei posti letto di due reparti, nonché la revisione dei budget finanziari destinati agli esami diagnostici di pazienti oncologici. Quindi secondo la ricostruzione degli investigatori, il Consigliere regionale avrebbe sfruttato la propria funzione e il potere esercitato nell’ente locale in cambio di un’occupazione in famiglia.


Altra vicenda riguarda un gruppo societario che opera nel settore del trattamento dei rifiuti. In questo caso, gli inquirenti contestano il ruolo che Enrico Tiero avrebbe avuto nel  promuovere un incontro tra il titolare di queste aziende e l’assessore regionale ai rifiuti, poi anche con un professionista del capoluogo che all’epoca dei fatti aveva un incarico di consulenza presso il Comune di Latina: stando agli accertamenti investigativi, grazie a quegli incontri una delle imprese del gruppo avrebbe poi ottenuto l’affidamento emergenziale del servizio di trattamento dei rifiuti. In cambio, il politico avrebbe ottenuto sia l’assunzione di un uomo di suo riferimento, che la sottoscrizione di 40 tessere del proprio partito, Fratelli d’Italia, da parte dell’imprenditore.

In un altro caso ancora Enrico Tiero avrebbe aiutato il titolare di una società di consulenze aziendali a ottenere in tempi brevi l’autorizzazione sanitaria in favore di un proprio cliente, per l’apertura di una clinica dentistica. Anche in questo caso, stando agli atti dell’inchiesta, Tiero avrebbe ottenuto un posto di lavoro in favore di una ragazza. C’è poi la vicenda che chiama in causa un importante gruppo societario che opera nel campo dei servizi di ristorazione collettiva, anche in ambito ospedaliero. In questo caso non è chiaro quale favore abbia concesso Enrico Tiero al titolare della società, ma oltre a un posto di lavoro per un soggetto a lui vicino, il politico avrebbe ottenuto anche la somma di 6.000 euro per il tramite di una terza persona. Infine l’assunzione di una giovane donna presso il supermercato gestito da una società che opera nel settore della grande distribuzione. Anche in questo caso, agli atti non sono specificati gli interessi dell’imprenditore che  Tiero avrebbe avvantaggiato in virtù del suo ruolo, ma il posto di lavoro ottenuto viene qualificato dagli inquirenti come un’indebita utilità.

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