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Il fatto

Affare col noleggio su Tik Tok, ma l'auto è clonata

La Polizia Locale smaschera una donna che usava una vettura rubata con targhe di un mezzo identico. Tradita dalle multe, arrivavano alla società proprietaria di quella vera

Affare col noleggio su Tik Tok, ma l'auto è clonata
Un’indagine della Polizia Locale di Latina ha svelato un ingegnoso, ma illecito sistema di ricettazione e riciclaggio delle auto rubate messo in piedi ai danni delle società di leasing. Gli agenti del Nucleo di polizia giudiziaria lo hanno scoperto compiendo una serie di accertamenti su una vettura sospetta che da tempo circolava nel capoluogo pontino: una Fiat 500X è risultata essere il clone perfetto, stessa targa e numero di telaio, di un’auto a noleggio di un’importante società del settore, che circolava regolarmente a Catania.
La macchina “taroccata” era in uso a una donna di Latina che ha cercato di dichiararsi estranea alla provenienza illecita del mezzo, ma era in possesso di un fantomatico contratto di locazione privo dei requisiti di legge, poi risultato essere falso, che non riportava nessun dettaglio sul veicolo a parte il solo nome di una presunta azienda campana di noleggio non identificabile in assenza del numero di partita iva. Fatto sta che per lei, una 36enne che vanta importanti legami con personaggi di spicco della criminalità locale ed è stata indagata anche nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Roma dalla quale è stata assolta di recente, è scattata la denuncia in stato di libertà per i reati di ricettazione, riciclaggio, falso e utilizzo di atto falso.

La donna è stata smascherata da una serie di sanzioni per violazioni del codice della strada che ha collezionato nel giro di poco tempo. Finivano tutte alla società della vettura gemella autentica, quella utilizzata nella zona di Catania, che si rifiutava di pagarle, negando di avere noleggiato la Fiat 500X a Latina. Insomma, il personale della Polizia Locale ha maturato una serie di sospetti e ha deciso di approfondire la questione per verificare la regolarità della macchina multata nel capoluogo pontino. Controlli che sono stati effettuati quando l’auto di dubbia provenienza è stata intercettata e fermata: alla guida c’era proprio la quarantenne, che ha mostrato il contratto di locazione in suo possesso, ha spiegato di averla presa da una società di Caserta conosciuta tramite Tik Tok e ha dichiarato di pagare mensilmente il canone in contanti a un soggetto che non sa identificare e incontra ogni mese a Latina.

In ogni caso i primi accertamenti effettuati dalla Polizia Locale sulla Fiat 500X utilizzata dalla donna, hanno permesso di accertare che si trattava proprio di una vettura rubata, oggetto di riciclaggio con l’apposizione di numero di telaio e targa di una vettura identica. Proprio un clone, che sfruttava però la copertura assicurativa della macchina originale. Quindi alla quarantenne è stato contestata anche la mancata stipula della polizia per la responsabilità civile.
Una volta trovata la conferma ai sospetti iniziali, gli agenti hanno proceduto al sequestro del veicolo per i successivi accertamenti disposti per risalire alla provenienza del mezzo. Ovvero da un lato accertare la vera “identità” della vettura rubata e dall’altra risalire alla società che ha architettato il noleggio farsa, con lo scopo di ripercorrere a ritroso la filiera del riciclaggio. L’operazione portata a termine a Latina infatti sembra svelare una rete di auto noleggiate a prezzi vantaggiosi, pubblicizzati attraverso i social, ma del tutto illecita perché creata riciclando vetture rubate. Un fenomeno pericoloso per la collettività, perché a un controllo superficiale i veicoli clonati risultavano coperti dall’assicurazione della vettura originale, ma di fatto non lo erano e in caso di incidente non avrebbero garantito il risarcimento del danno.
 

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