Il caso
02.11.2025 - 08:00
Tra pochi giorni il via con la prima udienza in Tribunale a Latina del processo Satnam bis per il reato di caporalato che vede imputati i due imprenditori agricoli Antonello Lovato e il padre Renzo. Sono sette le parti offese: da Soni, la compagna del bracciante agricolo morto il 19 giugno del 2024, allo stesso Satnam Singh, insieme ad altri connazionali. La Procura contesta due aggravanti: oltre al numero degli impiegati superiori a tre, il pubblico ministero Marina Marra mette in rilievo che i lavoratori sfruttati sono stati esposti a situazioni di grave pericolo, in particolare per le condizioni di lavoro, «impiegandoli per svolgere mansioni improprie mediante l’utilizzo di attrezzatura artigianale e pericolosa». In base alla ricostruzione dei Carabinieri, utilizzavano manodopera costituita da braccianti agricoli in condizioni di irregolarità sul territorio italiano, privi del permesso di soggiorno, sottoponendo inoltre i lavoratori, in particolare Satnam Singh, a condizioni di sfruttamento: «Hanno approfittato del loro stato di bisogno - è riportato nelle carte dell’inchiesta - attraverso il pagamento di retribuzioni in modo palesemente difforme dai contratti di lavoro collettivi nazionali o territoriali, stipulati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative a livello nazionale e comunque spropositato rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato». La paga era di 5 euro e 50 centesimi all’ora, «ben al di sotto degli importi minimi di lavoro contrattuali previsti per gli operai agricoli in provincia di Latina pari a 7,88 centesimi per assunzioni a tempo indeterminato e 10,28 per assunzioni a tempo determinato». Nel capo di imputazione il magistrato inquirente contesta anche la reiterata violazione della normativa dell’orario di lavoro (8 ore al giorno per sei giorni, senza straordinari) e la mancanza di requisiti di sicurezza: «Il datore di lavoro non ha ottemperato agli obblighi di formazione e vigilanza sanitaria prescritti contravvenendo a plurime violazioni». La Procura di Latina sulla scorta degli elementi raccolti dai Carabinieri ha evidenziato un punto importante: i lavoratori sono stati impiegati per mansioni con l’utilizzo di attrezzatura artigianale e pericoloso, proprio come era accaduto a Satnam Singh.. I fatti contestati sono avvenuti da agosto del 2022 a giugno del 2024.
Era stata la Procura di Latina a chiedere l’emissione del giudizio immediato al giudice Barbara Cortegiano. Antonello e Renzo Lovato sono difesi dagli avvocati Mario Antinucci, Stefano Perotti e Valerio Righi. Diverse le parti civili pronte a costituirsi, a partire dal Comune di Latina e del Comune di Cisterna. I reati contestati sono: intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro pluriaggravato.
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