Insulti a Valerio Catoia, un hater chiede scusa l'altro a giudizio nel 2027

Un rinvio a giudizio nel febbraio del 2027 con il reato che sarà prescritto per un imputato e un non diversi procedere per l'altro imputato che ha chiesto scusa con una lettera. È l'esito dell'udienza davanti al gup del Tribunale di Latina Barbara Cortegiano per gli insulti social nei confronti di Valerio Catoia, l'atleta affetto da sindrome di Down che nell'estate del 2017 aveva salvato due bambine che stavano annegando a Sabaudia.

Un imputato ha inviato una lettera di scuse: "Verrò a Latina voglio conoscerti di persona, abbracciarti e chiederti scusa personalmente". C'è la remissione di querela per uno degli imputati da parte dei familiari di Valerio, assistiti dall'avvocato Alessandro Mariani. Un imputato, si tratta di un professionista della provincia di Pistoia, assistito dall'avvocato Alfonso Falcone, ha risarcito i familari e ha donato una somma di denaro all'Associazione in ricordo di Daniele per acquistare attrezzature per il reparto di pediatria del Santa Maria Goretti di Latina.

Per l'altro imputato, uno speaker originario della Sardegna, difeso dall'avvocato Marta Censi, il pubblico ministero Giuseppe Bontempo ha chiesto il rinvio a giudizio e il giudice ha fissato il processo per il 10 febbraio del 2027.

La vicenda di Valerio Catoia è iniziata nel 2017, il giovane è diventato un eroe per aver salvato due bambine che stavano annegando, era stato bersagliato da una serie di insulti nell'estate del 2019 con post offensivi su Facebook, i familiari avevano presentato una denuncia ma il processo tra rinvii, difetti di notifica e cambi di giudici non è mai iniziato. Si sono svolte in tutto ben 12 udienze compresa quella di oggi.