La presentazione
13.11.2025 - 15:45
Giornalista, opinionista e direttore responsabile della testata www.lopinione.com, Simone Di Matteo ama sempre sorprendere. Questa volta lo ha fatto con il suo ritorno nelle librerie, dopo anni di silenzio in tale ruolo di autore.
Ah, l’amore! La tentazione di tornare a raccontarlo deve essere stata davvero molto forte. In fondo - ci confessa lo scrittore pontino da lungo tempo ormai trasferitosi a Milano - il piacere di scrivere un libro gli mancava. Nasce così “Gli Occhi e la Rosa”, da una esigenza interiore. Uscito lo scorso 8 novembre per le edizioni DrawUp (collana Xpecial), è una favola moderna, dedicata a un sentimento in continua evoluzione che Simone Di Matteo osserva nella sua complessità, ma è anche un viaggio poetico per affrontare il quale il professionista pontino, noto come “L’Irriverente”, smette i panni del pungolatore e si addentra lungo i percorsi delle emozioni. Il motivo? “Amore non conosce che le parole dettate dal cuore e risponde solo alla voce degli innamorati”, risponde. “Gli occhi e la Rosa” è quindi un omaggio alla poesia, che è poi la strada prediletta da Simone per connettersi con la propria interiorità, il che non è un fatto straordinario se pensiamo a come lo scrittore di Latina abbia sempre resistito a qualsiasi tipo di omologazione, e fare poesia oggi è ‘rivoluzionario’.
«Con ‘Gli Occhi e la Rosa’ – racconta – ho voluto dare voce a quel linguaggio universale che tutti conosciamo, ma che troppo spesso dimentichiamo. È una favola, certo, ma al tempo stesso è lo specchio di ciò che siamo, di come amiamo e di come ci relazioniamo con gli altri».
Amore è motore e scintilla, ci suggerisce il libro che riflette anche il profondo rispetto di Simone verso la natura. Natura che è “origine, fondamento dell’esistenza nella sua configurazione fisica e nel suo divenire biologico, norma estetica, e morale. Presupposto causativo, principio operante, madre di tutte le cose”. Una metafora esistenziale, che si delinea tra interrogativi e confronti, quelli tra gli occhi di un giovane cuore nascosto tra le spine, e un colibrì, un gatto, un bruco e un corvo. Impreziosiscono il libro, la prefazione del poeta Bartolomeo (Theo) Di Giovanni, e la postfazione di Renato Ongania, primo italiano selezionato nella commissione del Minorities Fellowship Programme 2025 dell’Onu. Troviamo anche una nota della giornalista Monica Landro e un intervento personale dell’autore. Di Matteo ringrazia infine Paola Tratzi, in arte MySoul Art Colors, per l’ intensa cornice visiva donata alla fiaba. Non è la prima volta che Simone ci porta a navigare sulle onde di Amore. Era il 2016 quando per edizioni DrawUp, uscì a sua firma “L’amore dietro ogni cosa”, diventato un’ ambiziosa operazione culturale. Premiata al Centro Espositivo Elsa Morante nel 2016, l’antologia due anni dopo si è trasformata in uno spettacolo teatrale, e poi in un album per la New Music International.
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