Il caso
21.11.2025 - 09:00
La deposizione è stata breve ma la testimone dell’accusa è come se avesse scattato una fotografia degli abusi e della violenza subita dalla sua amica. E in aula ha indicato l’imputato, lo ha riconosciuto. Poco più di un anno fa, nel settembre del 2024, una 40enne di origine brasiliana, aveva denunciato l’ex compagno per maltrattamenti e abusi sessuali. La Procura aveva contestato anche gli atti persecutori perchè le condotte dell’uomo erano state continue, senza sosta. Sotto accusa nel processo che si sta celebrando in Tribunale a Latina c’è P.N., queste le sue iniziali, detenuto in carcere, ieri era presente al processo.
Davanti al Collegio Penale - presieduto dal giudice Mario La Rosa e composto dai giudici Paolo Romano e Eugenia Sinigallia - è stato il turno di una testimone dell’accusa che ha risposto alle domande della pubblica accusa, rappresentata dal Procuratore Aggiunto Luigia Spinelli. Ha raccontato di aver visto sul volto della vittima arrossamenti e graffi, la donna viveva con la sua amica e anche la sua ricostruzione è stata a tratti difficile. «Una sera è entrato dal balcone», è stato l’incipit.
«La mia amica è stata picchiata, lei mi ha raccontato anche che lui l’ha buttata per terra, ha puntato un coltello sulla gola obbligandola a un rapporto sessuale e lui le diceva di essere Dio - ha spiegato - quando si è sentita male le ha chiesto di andare in ospedale e lui le ha risposto "Se ti porto in ospedale mi arrestano”, è stato terribile», ha aggiunto la testimone rispondendo anche alle domande della parte civile rappresentata dall’avvocato Maddalena Di Girolamo.
I fatti contestati sono avvenuti tra Pontinia e Sabaudia nell’estate del 2024. In base a quanto è emerso l’imputato non aveva accettato la fine della relazione sentimentale ed era esplosa la violenza con atteggiamenti aggressivi che hanno indotto la parte offesa a cambiare le sue abitudini di vita e a temere per la sua incolumità - come riportato nelle carte dell’inchiesta - e a presentare una denuncia contro l’uomo ai Carabinieri che lo hanno arrestato.
Si torna in aula il prossimo 15 gennaio per ascoltare i cinque testimoni della difesa e per l’esame dell’imputato, difeso nel procedimento dall’avvocato Ugo Bianchetti.
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