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Il fatto

Stalkerizza una minore e la madre di lei, assolto

Imputato un giovane che lavorava in un bar di una scuola dove aveva conosciuto la parte offesa

Stalkerizza una minore e la madre di lei, assolto
E’ stato assolto dall’accusa di aver stalkerizzato una minore con cui aveva intrapreso una relazione sentimentale. Per la contestazione di atti persecutori nei confronti della madre della parte offesa  il reato è stato dichiarato prescritto perchè non era stata contestata l’aggravante.   E’ questa la sentenza emessa nei giorni scorsi dal giudice monocratico del Tribunale  Clara Trapuzzano Molinaro nei confronti di un 33enne  residente a Latina  accusato di stalking. La vicenda affonda le radici in un istituto superiore del capoluogo pontino, l’imputato lavorava nel bar della scuola e in base a quanto è emerso prima ha conosciuto la minore e poi è iniziato un rapporto sentimentale, durato poco meno di un anno. Quando la storia finisce  -   secondo la ricostruzione della Procura -  il giovane inizia a minacciare e ingiuriare la ragazza e la madre  inviando una serie di messaggi vocali via messenger, provocando nella parte offesa, come riportato nelle carte dell’inchiesta, un forte stato di ansia e paura al punto da cambiare le sue abitudini di vita e avere fondato timore per la sua incolumità. I fatti contestati avvenuti a partire dal 2018 e solo in un giorno,  nel giro di poche ore, l’ imputato ha inviato moltissimi messaggi. «Con condotte reiterate alla presenza di terzi - è riportato nelle carte dell’inchiesta - oltre ad aver minacciato la minore, le condotte contestate hanno costretto la parte offesa e i familiari ad alterare completamente le proprie abitudini di vita, ingenerando un fondato timore per la propria incolumità.   «Non ti conviene che vai dalla Polizia o dai Carabinieri, gli stacco la testa a tua figlia».   Il tenore delle minacce era  pesante. «Ricordati che i tuoi figli, la prossima volta che fanno casini a scuola gli stacco la testa».  Dopo che il pm aveva chiesto la condanna alla fine il giudice ha emesso la sentenza di assoluzione perchè il fatto non sussiste per le accuse contro la minore e infine il reato ipotizzato nei confronti della madre è stato dichiarato estinto per intervenuta prescrizione e quindi il giudice ha disposto il non doversi procedere. L’imputato era difeso dagli avvocati Stefano Mancini e Paolo Zeppieri,  le parti civili erano rappresentate dall’avvocato Antonella Comito.

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