Cerca

Cronaca

Maxi inchiesta sui crediti fiscali inesistenti: coinvolti anche professionisti del Sud Pontino

Quarantadue indagati e sequestri per oltre 7,5 milioni di euro nell’indagine della Guardia di Finanza coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere

Operazione della Guardia di finanza Sequestrati oltre 500 prodotti pericolosi

Una vasta indagine della Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e conclusa con l’ordinanza del gip Daniela Vecchiarelli, ha coinvolto quarantadue persone accusate, a vario titolo, di aver preso parte a un presunto sistema di compensazioni fiscali basato sull’utilizzo di crediti Ires, Irap e Iva ritenuti inesistenti. Il meccanismo, secondo gli inquirenti, avrebbe consentito di cancellare debiti tributari grazie alla presentazione di modelli F24 trasmessi tramite il canale Entratel, nei quali figuravano compensazioni non riconosciute dall’Erario. Il valore complessivo dei sequestri preventivi supera i 7,5 milioni di euro.

Il caso tocca direttamente anche il Sud Pontino, dove risultano indagati diversi imprenditori e professionisti residenti a Minturno, Formia e Santi Cosma e Damiano. Sono coinvolti anche vari professionisti della provincia di Latina,

Secondo l’ipotesi della Procura, un consulente 62enne di Mondragone, avrebbe svolto un ruolo centrale nell’organizzazione del sistema di compensazioni, percependo compensi sia per l’attività di rilascio dei visti di conformità sia per la presunta cessione di credenziali di accesso alla piattaforma telematica. Al suo fianco, sempre secondo gli inquirenti, avrebbe operato un altro consulente 60enne del centro campano.

Nel fascicolo compaiono anche diverse società ritenute parte integrante del meccanismo. Tra queste, la Four Service srl, alla quale vengono contestate compensazioni di crediti inesistenti per oltre un milione di euro solo nell’anno 2023, oltre a ulteriori somme relative agli anni precedenti. Un ruolo significativo è attribuito anche alla Engineering G.B. srls, che tra il 2020 e il 2024 avrebbe compensato crediti, considerati inesistenti dagli inquirenti, per più di un milione di euro attraverso numerosi modelli F24.

Il gip Vecchiarelli ha inoltre dichiarato la propria incompetenza territoriale per alcune posizioni collegate a fatti radicati fuori dal distretto di Santa Maria Capua Vetere, che verranno dunque trasmessi alle procure competenti. La Procura e la Guardia di Finanza hanno evidenziato come questo tipo di frodi fiscali si inserisca in un contesto di criminalità economica sempre più sofisticata, spesso contigua a fenomeni di riciclaggio, capace di produrre danni ingenti alle casse dello Stato e ricadute anche sul tessuto economico del Sud Pontino.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione