Il racconto
24.11.2025 - 08:00
Le 22,42 di un sabato normale, se non fosse per il freddo che punge e invita a stare a casa. I televisori accesi, chi è sul divano o in poltrona cerca il relax. La quiete prima del botto. La città per un attimo si ferma. Poi si sente un boato fragoroso che squarcia e illumina la lunga notte che sta per arrivare. Lo avverte anche chi si trova a tre chilometri di distanza. Arriva da viale Kennedy, una bomba piazzata tra un'auto e una colonna all'ingresso di un palazzo di sette piani, riporta la tensione a livelli altissimi. E' un ordigno che sembra parlare con il breve silenzio che lascia dopo l'esplosione. Latina ripiomba nel terrore. Nel palazzo i residenti capiscono che è successo qualcosa di grave, Scendono, ci sono anche molti anziani, alcuni sulla sedia a rotelle. Fuori il freddo diventa quasi gelo che paralizza. Nell'edificio vivono 28 famiglie. <Ho sentito il botto forte e mi sono affacciato alla finestra, c'era fumo, il boato è strato forte, non si vedeva niente e si sentiva odore di polvere da sparo. Alcuni residenti sono scioccati, la botta è stata fortissima, sembrava il terremoto>.E' drammatica anche un'altra testimonianza, del figlio di una donna di 83 anni che era sola in casa e che per la paura non riusciva a chiamarlo. "I vetri della cucina hanno iniziato a tremare, mia madre era in poltrona e non riusciva a fare il mio numero di telefono, è riuscita a fare quello di mia sorella che era all'estero e che mi ha chiamato. "Vai da mamma che è scoppiata una bomba", mia ha detto e sono corso qui. L'ho trovata in ambulanza, stava bene la stavano riscaldando. Fortunatamente sta bene, è disabile ma è stata immediatamente soccorsa>. Immediato l'intervento dei vigili del fuoco delle ambulanze e della Polizia. In viale Kennedy anche il Procuratore Aggiunto Luigia Spinelli.
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