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La sentenza

Quattro anni per l’agguato di Franceschetti

Secondo il giudice del Tribunale di Latina, a gambizzare nel 2021 l'allora 45enne S.C. sono stati G.C. e R.B. : entrambi hanno sempre negato ogni addebito

Quattro anni per l’agguato di Franceschetti

Sono stati condannati a quattro anni i due uomini che erano a processo con l’accusa di essere stati gli esecutori dell’agguato avvenuto nel maggio 2021 nei confronti di un 45enne, S.C. La sentenza è stata pronunciata mercoledì dal giudice monocratico Elena Nadile, nell’udienza in cui il Pubblico Ministero Martina Taglione ha sostenuto l’accusa. I due condannati, G.C., classe 1978, e R.B.D.L.P., classe 1989, entrambi residenti a Cisterna, erano già stati sottoposti a ordinanza di custodia cautelare nel marzo 2022, a seguito delle indagini coordinate dalla Procura di Latina e condotte dai Carabinieri della stazione di Cisterna.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, alla base di tutto c’era stato un diverbio verbale e poi uno scontro fisico avvenuto nella notte tra il 18 e il 19 maggio 2021 in via Ganelli, che sfociò la mattina del 19 maggio in una prima aggressione fisica su corso della Repubblica ai danni di uno dei soggetti coinvolti. Successivamente, la sera dello stesso giorno, in via degli Abeti, quartiere Franceschetti, due persone danneggiarono l’auto Audi Q3 di proprietà di un 32enne residente nella zona, conoscente del 45enne, che poco dopo raggiunse il luogo dove era parcheggiata l’auto presa di mira e lì fu raggiunto da tre dei cinque colpi esplosi contro di lui all’esterno della stessa abitazione. L’uomo riuscì a rifugiarsi nel portone del palazzo, sottraendosi a un’aggressione successiva con un coltello. Le indagini hanno permesso di ricostruire l’intera catena di eventi e hanno evidenziato che l’agguato fu l’epilogo di una serie di episodi violenti avvenuti nei giorni precedenti. Tra questi, la lite in strada e l’aggressione in centro città, e infine l’agguato, compiuto con i volti dei due aggressori semitravisati dalle mascherine anti-Covid. I condannati, fin dall’interrogatorio di convalida dell’arresto, hanno sempre negato ogni coinvolgimento nell’agguato, sostenendo di non essere loro gli autori dell’episodio. Per questo motivo, al termine dell’udienza di mercoledì, l’avvocato dei due, Gianmarco Conca, ha già annunciato l’intenzione di proporre appello contro la sentenza.

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