Ucciso dall'auto pirata, Sacco ricorre in Cassazione

Ha presentato ricorso in Corte di Cassazione Gioacchino Sacco, 49 anni di Aquino,  il pirata della strada che ha investito e ucciso la notte di Ferragosto Federico Salvagni il giovane di Latina travolto dalla Lancia Ypsilon guidata dall’uomo. L’udienza il 10 dicembre.  I fatti erano avvenuti sulla strada provinciale che collega San Felice Circeo con Terracina e avevano suscitato profondo cordoglio e grandissima incredulità. Dopo che il Tribunale del Riesame lo scorso settembre ha lasciato inalterate le esigenze cautelari, accogliendo la prospettazione del magistrato inquirente il  pubblico ministero Marco Giancristofaro,  la difesa di Sacco, rappresentata dall’avvocato Ferdinando Pellino, una volta che sono state depositate le motivazioni del Riesame ha impugnato l’ordinanza e chiede l’annullamento.  L’indagato è in carcere con l’accusa di omicidio stradale aggravata dall’omissione di soccorso ed era stato arrestato subito dopo i fatti al termine di una operazione congiunta degli agenti del Commissariato di Polizia di Terracina, della Polizia Stradale di Latina e dei Carabinieri con il contributo anche della Polizia Locale di San Felice Circeo.  
Era stato ripreso mentre scendeva dall’auto in un parcheggio di un supermercato a Terracina esattamente nove minuti dopo il violento impatto. I familiari di Federico, a partire dal padre, continuano a chiedere giustizia. In occasione dell’udienza che si era svolta a Roma al Tribunale del Riesame si era svolto un sit in di protesta davanti all’ufficio giudiziario. Erano presenti oltre cento persone. A ottobre invece si era svolta una fiaccolata partita dalla chiesa del Sacro Cuore.
Oltre 500 persone avevano partecipato.  Federico era stato investito mentre era a piedi insieme al fratello gemello e ad un amico, l’auto condotta da Gioacchino Sacco residente da qualche tempo a Terracina non si era fermata, il conducente era scappato facendo perdere le tracce nell’oscurità ed era stato arrestato alcune ore. Adesso per l’indagato c’è l’udienza davanti ai giudici della Suprema Corte.