Il caso
04.12.2025 - 12:00
E’ in stato di abbandono da tempo, da anni. Anche usando Google Maps è facile notare l’acqua stagnante. Se non bastasse il degrado, i rischi per possibili focolai di incendi dovuti alla presenza di vegetazione mai curata, questa estate, alla Asl Rm6 era giunto un esposto per denunciare il possibile focolaio di infezione da zanzara West Nile che veniva ricondotto proprio alla presenza di quella «piscina abbandonata e trasformata in un acquitrino stagnante oltre al rischio di probabili incendi, per il totale abbandono della proprietà».
Il sopralluogo effettuato il 7 agosto aveva confermato lo stato di totale degrado: acqua stagnante nella vasca, vegetazione incolta che invadeva il marciapiede, rifiuti e materiali abbandonati. Per la Asl e il Comune l’area rappresenta un serio rischio igienico-sanitario, potenzialmente favorevole alla proliferazione di insetti e animali indesiderati, inclusi vettori del virus West Nile, data anche la vicinanza alle abitazioni.
Per questo è stata emessa un’ordinanza che impone alla proprietaria lo svuotamento e la sanificazione della piscina, la disinfestazione e la rimozione dei rifiuti. In caso di mancata ottemperanza entro 15 giorni, sono previsti responsabilità per eventuali danni sanitari, possibili risvolti penali e, vista l’urgenza, l’eventuale ricorso a procedure di esproprio o a successive azioni civili.
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