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Il giallo

Morte di Aurora Livoli, slitta l'autopsia. Indagine sui contatti e le chat

Lo zio: Era andata via senza soldi, era solare e intelligente

Morte di Aurora Livoli, slitta l'autopsia. Indagine sui contatti e le chat

L'autopsia sul corpo di Aurora Livoli, la 19enne di Monte San Biagio trovata morta nel cortile di un condominio a Milano, è slittata al 2 gennaio. Sarà necessario attendere ancora qualche giorno per stabilire l'esatta causa della morte della studentessa e se abbia subìto o meno un'aggressione e una violenza sessuale.

Sul collo la ragazza presentava dei segni, così come un ematoma sotto a un'occhio. Anche se gli investigatori non hanno trovato il telefono di Aurora, gli accertamenti sono orientati sul traffico in entrata e in uscita, sulle chat, sui contatti a Milano e sull'ultima persona ad averla vista in vita, un uomo alto con un pile bianco ripreso da una telecamera mentre era insieme alla 19enne, poche ore prima del ritrovamento del corpo.
"Era una ragazza solare e si era appassionata agli studi di Chimica, la Facoltà dove si era iscritta dopo il diploma - ha detto lo zio Massimo Basile - quando ieri sono state diffuse le foto del web abbiamo subito pensato che fosse lei, è stato un riconoscimento triste e doloroso". Era una ragazza molto intelligente, in passato si era allontanata da casa ma aveva avvertito i familiari e poi era ritornata.
Era andata via il 4 novembre, senza soldi, senza gli effetti personali. I familiari erano preoccupati perché non avevano più sue notizie dal 26 novembre: a un certo punto i contatti dopo l'ultima telefonata si erano interrotti e il 10 dicembre è stata presentata una denuncia di scomparsa."Alla base non c'erano stati litigi o problemi - ha aggiunto lo zio - in famiglia aveva tutto, aveva tanto affetto, nell'ultimo periodo non sentendola da un mese eravamo molto preoccupati". La ragazza aveva un disagio, su un suo profilo social una frase: "Ho Lucifero dentro di me", stava seguendo anche un percorso psicologico, c'è da sottolineare che i rapporti con i familiari erano buoni. Nell'ultimo periodo avevano pensato anche di rivolgersi a un investigatore privato. I carabinieri della Compagnia di Milano Porta Monforte e del Nucleo Radiomobile - coordinati dal pm della Procura di Milano Antonio Pansa - stanno ricostruendo quello che è accaduto nei momenti precedenti la morte della 19enne, gli accertamenti puntano all'uomo che l'ha vista per ultima.
Sul luogo dove è avvenuta la scoperta del corpo nel cortile del condominio in via Paruta, molte persone anche se non conoscevano Aurora, stanno portando fiori e lumini per ricordarla.

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