26.04.2024 - 08:30
Siamo vicini all’undicesima stagione estiva consecutiva in cui il litorale di Latina potrebbe essere fregiato dalla bandiera blu, il prestigioso riconoscimento che certifica la qualità di spiagge e acque di balneazione, a cui si è aggiunto negli ultimi anni anche il riconoscimento dei pediatri per le spiagge a misura di bambino.
Tributi che farebbero pensare al giusto traino per un turismo davvero di qualità dopo anni di stagioni arrangiate tra Covid e i soliti cronici problem irrisolti della marina. Invece con gli anni che passano e le stagioni politiche che si avvicendano non ci sono evidenze che stia cambiando anche l’approccio al litorale di Latina che si declina sempre con una sola parola: improvvisazione. E che in questi giorni siano soprattutto esponenti vicini al centrodestra come Salvatore De Monaco ed altri a fotografare gli scorci del degrado (alcuni riportati nelle foto in queste pagine) la dice lunga su come serpeggi un certo malcontento anche negli ambienti politici che dovrebbero essere vicini all’amministrazione.
I problemi sono sempre gli stessi: marciapiedi disconnessi, cassonetti sporchi, strade invase dalla sabbia, passerelle senza manutenzione che andrebbero sostituite, arredi arrugginiti, nastri rossi di cantiere in alcuni parti tra una duna e l’altra. L’ingresso della marina di Latina dalla Casilina continua a non essere adeguato a una città capoluogo e di mare: svetta un ponte tutto arrugginito. Continuando ed entrando da quel lato del lido troviamo marciapiedi dissestati, impianti di irrigazione distrutti e buttati nelle aiuole, aiuole secche e disadorne, e tante opere da mettere in sicurezza con transenne (buche, alcune assi di legno delle pensiline delle passerelle divelte), senza voler considerare i problemi ormai cronici in piazzale dei Navigatori con la fontana spesso vandalizzata.
In consiglio comunale mercoledì si è parlato di destagionalizzazione delle strutture sia nel tratto A che nel tratto B, ma sembra paradossale che si pensi a tenere le strutture aperte anche d’inverno in questa cornice che sicuramente non invoglia i turisti: il lungomare di Latina presenta ormai da tempo una situazione di degrado diffuso, testimoniando una grave mancanza relativa al decoro e alla manutenzione ordinaria e straordinaria ed andando fortemente a penalizzare quella che dovrebbe essere la propria vocazione turistica.
E quest’anno, immancabilmente lo stato delle infrastrutture è rimasto lo stesso con il Ponte Mascarello interdetto e il porto di Rio Martino alle prese con i fondali insabbiati per tutto l’anno. Uno stato generale che non incentiva l’economia e non aiuta operatori balneari, alberghieri e i cittadini che affittano le case durante l’estate: con un litorale poco curato, quasi in dismissione, di fronte a prezzi e affitti alti come in altre città di mare, il cittadino si ritira preferendo altre mete.
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