Politica
10.06.2024 - 08:58
Si è chiuso poco fa lo scrutinio delle elezioni Europee in provincia di Latina. Tutte le 513 sezioni sono state completate e forniscono un quadro sostanzialmente in linea con lo scenario nazionale, dove s’è affermato il centrodestra di governo e dove hanno retto molto bene i partiti di sinistra come Pd e Avs, mentre male è andata per i centristi, con Stati Uniti d’Europa e Azione che non hanno centrato il quorum del 4%. Eletti Nicola Procaccini e Salvatore De Meo.
I dati definitivi dei partiti
Fratelli d’Italia 34,82%
Forza Italia 16,48%
Partito democratico 15,05%
M5S 9,54%
Lega 9,14%
AlleanzaVerdiSinistra 5,13%
Stato Uniti d’Europa 4,83%
Azione 2,09%
Pace Terra dignità 1,68%
Libertà 0,53%
Democrazia sovrana popolare 0,45%
Alternativa popolare 0,25%
Le preferenze in provincia di Latina
Nicola Procaccini di Fratelli d’Italia e Salvatore De Meo di Forza Italia sono i due europarlamentari eletti nella provincia di Latina. Entrambi si piazzano secondi dietro i leader dei rispettivi partiti. Procaccini conquista 27.033 preferenze in provincia. De Meo porta a casa 23.448 voti personali. Giovanna Miele, candidata della Lega, conquista 7.378 preferenze prendendosi la soddisfazione di battere, sul territorio, il generale Roberto Vannacci, che si ferma a 5.028 voti. Il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli conquista 5.737 preferenze, doppiando in provincia il leader di Italia Viva, l’ex premier Matteo Renzi. Nel Movimento 5 Stelle la pontina Federica Lauretti porta a casa 1994 preferenze. Nel Partito democratico, dove non c’erano candidati locali, è la segretaria nazionale Elly Schlein a prendere più voti, 7.422, seguita dall’ex presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti con 7 mila voti tondi.
Non vanno sottovalutate poi le altre letture delle preferenze, in quanto su alcuni nomi si sono misurate le varie componenti o correnti interne ai partiti. Solo per fare due esempi, in Fratelli d’Italia spicca il risultato di Antonella Sberna che prende 9 mila preferenze: a sostenerla c’era il consigliere regionale Enrico Tiero. Nel Pd le varie correnti si erano divise su Matteo Ricci (3779 voti) e Dario Nardella (2803). Sul primo c’era l’ala vicina al consigliere regionale Salvatore La Penna, sul secondo i moderati del partito, quelli che una volta venivano definiti moscardelliani.
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