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Il caso

Abusi sessuali dal collega, in aula parlano due testimoni

Imputato un carabiniere per atti persecutori e violenza. Parte offesa una 25enne

Abusi sessuali dal collega, in aula parlano due testimoni

Ha deposto un ex superiore sia della parte offesa che dell’imputato nel processo nei confronti di un carabiniere di 52 anni accusato di aver molestato sessualmente e stalkerizzato una collega di 25 anni. Ieri in Tribunale davanti al Collegio penale presieduto dal giudice Mario La Rosa e composto dai giudici Paolo Romano e Francesca Zani è ripreso il dibattimento con l’audizione di due testimoni. I reati contestati nei confronti del militare sono: violenza sessuale e atti persecutori.

Secondo quanto riportato nella denuncia, l’uomo avrebbe messo una mano sulla coscia e sul ginocchio della collega con cui prestava servizio durante una pattuglia. In aula una sottufficiale dell’Arma ha ricostruito i fatti avvenuti vicino Latina, ha raccontato di aver appreso dalla parte offesa le condotte dell’imputato. Era il 24 agosto del 2023 quando la 25enne si era confidata con un superiore. A quanto pare l’atteggiamento della ragazza nell’ultimo periodo era cambiato: era diventata taciturna e silenziosa fino a quando non aveva deciso di rivelare il motivo del suo malessere: aveva subito delle avances sessuali dal collega ed era anche scoppiata a piangere.

Agli atti del processo sono finiti i messaggi inviati dall’imputato al cellulare della collega: «Mi manchi, mi ha fatto piacere vederti» e poi: «Ho un debole per te». A quanto pare l’uomo era ossessionato dalla collega che aveva deciso di denunciare i fatti. Il 52enne era stato sottoposto anche alla misura del divieto di avvicinamento alla parte offesa. Nel corso del processo ieri mattina è stato ascoltato anche un collega del militare che ha risposto alle domande del pubblico ministero Marco Giancristofaro dell’avvocato Italo Montini che assiste l’imputato insieme al collega Alessandro Mariani. La parte offesa si è costituita parte civile è rappresentata dagli avvocati Federica Pecorilli e Francesco Pietricola. Il dibattimento riprenderà il 6 novembre

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