Prime reazioni sul tema arrivano dal Pd. L'ex consigliere comunale Giorgio de Marchis invita tutti "ad indignarsi per quanto sta accadendo. La città s'è indignata per la potenziale chiusura dello stadio Francioni, mi sorprende invece che ci sia ancora silenzio per quel che riguarda la chiusura dei teatri".Â
Il responsabile provinciale della cultura del Pd Clemente Pernarella afferma: "Si scopre una situazione, conosciuta da anni dagli operatori e più volte denunciata, ma della quale non si è mai voluto valutare il peso e la portata. Eâ impossibile non attribuire tutto quanto sta accadendo in queste ore alla colpevole miopia, alla incompetenza ed alla incapacità di chi ha amministrato la città di Latina negli ultimi anni. Politiche culturali inefficaci e nessuna progettualità . Negli ultimi 4 anni poi lâinefficacia si è declinata in totale assenza, lâultimo Consiglio Comunale si è dimostrato, oltre che miope, scellerato. Parla chi ha più e più volte sottolineato pubblicamente la necessità di riconsiderare la centralità  della struttura del Palazzo della Cultura come punto di partenza per ogni sviluppo, culturale, sociale ed economico, della città . Parla chi non ha mancato di segnalare negli ultimi tre anni la mancanza della manutenzione ordinaria delle sale a politici e amministratori. Parla, infine chi, da diversi anni fa impresa, in maniera del tutto privata, utilizzando le sale della struttura e corrispondendo allâAmministrazione regolare canone dâaffitto. Solo lâurgenza della situazione attuale impedisce di mettere sul piano della bilancia, in fase di valutazione, oltre che lâincapacità , nei termini di gestione del bene, lâinadeguatezza di coloro i quali per anni hanno ignorato lâimportanza di una struttura che dal 1989, anno dellâapertura del Palazzo della Cultura, ad oggi avrebbe potuto produrre ben altri risultati che lâattuale desolante nulla".Â