Il fatto
03.10.2024 - 13:20
Alle tredici e trenta di ieri la salma di Amedeo Matacena è tornata nella cappella del cimitero di Minturno, dove era stata tumulata il diciannove maggio del 2023, non appena giunta da Dubai, dove l’imprenditore è morto il sedici settembre del 2022. E’ durata poco più di trenta ore l'assenza dal loculo minturnese della salma, trasferita a Roma, su disposizione della Procura di Reggio Calabria, che ha ordinato l’autopsia sul corpo dell’ex parlamentare e sulla madre, morta tre mesi prima. Ieri la polizia locale di Minturno ha di nuovo scortato il corpo, trasportato dall'impresa funebre Vento. Quindi gli operai cimiteriali hanno ricomposto la salma di Amedeo Matacena nella cappella della famiglia di Alessandra Pimpinella, l’annunciatrice della Rai meglio conosciuta come Alessandra Canale, legata sentimentalmente per qualche tempo con l’armatore e dalla cui unione è nato un figlio, Amedeo junior. Si è conclusa così la fase che ha visto il cimitero di Minturno salire agli onori della cronaca, ma certamente la vicenda promette altri sviluppi, soprattutto dopo i risultati della perizia necroscopica, svoltasi presso l’Istituto di Medicina Legale della Capitale ed effettuata dal medico legale Aniello Maiese e dalla tossicologa Chiara David. I due sanitari hanno raccolto tutti gli elementi necessari per chiarire se i due sono morti per cause naturali o per un presunto avvelenamento. Come già noto il caso Matacena nasce dalla sua fuga a Dubai, dove si era rifugiato per sfuggire alla condanna per concorso esterno in associazione mafiosa nel processo Olimpia.
La magistratura calabrese sulla morte per cause naturali dell’uomo e della madre Raffaella De Carolis, tumulata a Reggio Calabria, ma anche lei trasferita a Roma per l’autopsia, vuole approfondire gli accertamenti ed ha indagato Maria Pia Tropepi, ultima compagna di Matacena, proprio perché sospettata di aver procurato la morte dell’ex deputato e della madre. Al vaglio ci sono anche alcuni documenti, tra cui il certificato di matrimonio celebrato con rito islamico, che sarebbe opera di un falsario, ed il testamento, attraverso il quale il protagonista della vicenda chiedeva che venisse cremato, cosa che non è avvenuta per l’opposizione del figlio Athos. Un’opposizione seguita poi dalla tumulazione nel cimitero di Minturno, nella cappella della ex compagna, dove ora potrà riposare definitivamente.
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