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Giudiziaria

Processo Tritone, il pm chiede 240 anni di carcere: le pene più pesanti per Giacomo Madaffari e Davide Perronace

L'avvocato di parte civile: 5 milioni di risarcimento a ciascuno dei Comuni di Anzio e Nettuno

Processo Tritone, il pm chiede 240 anni di carcere: le pene più pesanti per Giacomo Madaffari e Davide Perronace

A conclusione della lunga requisitoria sulla storia inquietante dell’inquinamento mafioso nei Comuni di Anzio e Nettuno il pubblico ministero Giovanni Musarò ha chiesto condanne complessive a 240 anni di carcere per gli imputati del processo «Tritone» che volge alla sua fase finale. La sentenza del Tribunale Velletri è attesa per metà novembre, dopo le arringhe dei difensori che inizieranno nella prossima udienza. La pena più grave viene chiesta per Giacomo Madaffari (30 anni) e per Davide Perronace (24 anni) più la libertà vigilata per entrambi della durata di tre anni. Una conclusione che, nei fatti, conferma l’impianto originario in base al quale è esistito un sodalizio di derivazione diretta della ndrangheta operativa a sud di Roma e i cui fili erano tenuti, appunto da Davide Perronace e Giacomo Madaffari.
L’udienza di ieri ha segnato anche l’intervento dell’avvocato di parte civile Massimiliano De Benetti in rappresentanza dei Comuni di Anzio e Nettuno per i quali ha chiesto un risarcimento del danno subito dalla presenza della ndrangheta pari a circa 5 milioni di euro per ciascuna amministrazione.

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