Nemmeno il tempo di iniziare che il Cda della Cisterna Ambiente perde già i primi pezzi. Più che un rifiuto all'incarico quello dell'avvocato Federica Censi assomiglia a un passo indietro, arrivato a poche ore dalla sua nomina nel Consiglio d'amministrazione dell'azienda. Insieme al dottor Antonello Gori e all'avvocato Diego Cianchetti aveva infatti accettato l'incarico, come dimostra la foto di rito insieme agli altri componenti del Cda che il Comune di Cisterna ha inviato lunedì scorso per annunciare il nuovo corso della Cisterna Ambiente. E invece ieri è arrivata un'altra nota ufficiale, a firma della Censi che spiega così il suo dietrofront. «La sottoscritta comunica di non aver accettato l'incarico di consigliere nel Consiglio di Amministrazione della Cisterna Ambiente per precedenti impegni professionali».
Ma quali sono questi impegni professionali già in carico?

L'avvocatessa pontina, oltre chiaramente all'attività forense, rientra nella squadra di assistenti dell'eurodeputato Matteo Adinolfi con il ruolo di "prestatori di servizio". E leggendo tra le righe di un'altra nota, quella di Francesco Zicchieri e Silviano Di Pinto, coordinatori regionale e provinciale della Lega, sulla nomina della Censi nell'azienda speciale Cisterna Ambiente, sembra abbastanza chiaro che ci sia stato un corto circuito tra il sindaco di Cisterna e il partito di Salvini. «Federica Censi non ricopre alcun ruolo all'interno della Lega e, dunque, l'accostamento della sua nomina nel Cda della Cisterna Ambiente non è riconducibile al partito. Pertanto la scelta è figlia del sindaco Mauro Carturan. Smentiamo quindi le voci e le indiscrezioni apparse sulla stampa, dalle quali prendiamo le distanze».

In effetti quello della Censi ad oggi non è un ruolo diretto nel partito della Lega, ma il fatto di essere collaboratrice dell'europarlamentare Adinolfi la fa rientrare questa nell'orbita del mondo Lega. Come dimenticare poi l'incontro in campagna elettorale nell'azienda di famiglia della Censi, in cui erano ospiti molti di quelli che oggi stanno intervento sulla querelle nomina a colpi di note stampa. A voler dare una lettura a quanto accaduto, probabilmente la nomina di Federica Censi non ha avuto l'ok dei dirigenti locali della Lega. L'avvocatessa potrebbe essersi ritrovata nella scomoda situazione di avere un «piede in due scarpe».

Un misunderstanding che riporta quindi il sindaco Mauro Carturan a dover scegliere un nuovo consigliere per il Cda dell'azienda pubblica. E non è detto che il primo cittadino non peschi questa volta il nome giusto nella sua giunta, sia direttamente che indirettamente.