Il voto
17.06.2023 - 09:30
Il segretario provinciale del Pd, Omar Sarubbo
Domani 18 giugno dalle 8 alle 20 si terranno le elezioni primarie regionali per la scelta del nuovo Segretario Regionale e l'elezione dell'Assemblea Regionale del Partito Democratico. Possono partecipare al voto tutti gli elettori del PD, non solamente gli iscritti, ovvero tutte le persone con cittadinanza italiana, i cittadini e le cittadine UE residenti in Italia e i cittadini e le cittadine extra-UE con regolare permesso di soggiorno che dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Partito Democratico, di sostenerlo alle elezioni e accettino di essere registrati nell'Albo pubblico delle elettrici e degli elettori. A quel punto potranno votare versando un piccolo contributo di 2 euro destinato alla copertura delle spese organizzative.
I candidati alla Segreteria Regionale sono: Daniele Leodori e Mariano Angelucci.
Si vota barrando il simbolo di una delle liste a sostegno del candidato segretario ed esprimendo due preferenze per i candidati all'Assemblea Regionale (un uomo e una donna). Sono tre le liste a sostegno di Leodori, una fa riferimento all'area moscardelliana, una all'area di Enrico Forte e Valeria Campagna e l'altra a La Penna, Majocchi e Sarubbo. Una invece a sostegno di Angelucci, ma senza rappresentanti pontini. Sul sito www.pdlatina.it sono reperibili l'elenco ubicazione seggi ed altre informazioni di dettaglio.
La polemica
A margine di questo appuntamento si registra una polemica siglata da alcuni dem di area Cuperlo di Latina e provincia che fanno riferimento a Sesa Amici.
assemblea programmatica e che scrivono al segretario provinciale Omar Sarubbo: «Ci saremmo aspettati un cambiamento nelle modalità del confronto e di elezione degli organismi dirigenti - scrivono - innanzitutto perché ciò avviene nella completa assenza di discussione su quale partito, su quale linea politica e programmatica si intende ricostruire l'insediamento territoriale e quale alleanza sociale nella regione Lazio. Se i circoli sono ancora indicati quali preziosi luoghi di aggregazione, confronto e partecipazione, era necessario appunto ripartire da essi e non chiamarli a ratificare indicazioni provenienti dall'alto, secondo posizioni precostituite. Siamo in una Regione che, dopo i dieci anni di governi di centro sinistra, è riconquistata dal centro destra, con punte di astensionismo che dovrebbero preoccuparci in quanto segnale di uno scollamento sempre più esteso fra cittadini e partiti. E questo è un segno di sfiducia che mette in discussione i principi della Democrazia rappresentativa e dello stesso senso di appartenenza alla comunità. Oltre alla perdita della Regione Lazio, non governiamo nessun capoluogo di provincia e nella nostra realtà la sconfitta è ancor più grave». Scrivono ancora: «A fronte di ciò, si va al congresso con primarie che vedono uno dei due candidati, Daniele Leodori che pure apprezziamo e sosteniamo, appoggiato da 7 liste indistinte nei contenuti ma molto chiare nei nomi che le promuovono (sarà un caso che siano quasi tutti uomini?), liste con cui eleggere i componenti della assemblea regionale con le preferenze, unico caso in Italia. Nei fatti i circoli sono annullati come luoghi di confronto ma chiamati a svolgere le funzioni di comitati elettorali. Noi non vogliamo rassegnarci a questa deriva». I firmatari chiedono poi la convocazione di un'assemblea programmatica provinciale che in realtà è già stata convocata dal segretario Sarubbo per l'1 luglio a Fossanova.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione