Il fatto
05.08.2023 - 08:30
La sentenza che decurta alla grande il contenzioso tra Comune e Via Ingegneria per il progetto della metro diventa argomento politico caldo.
Era inevitabile poiché pochissimi giorni fa quel debito, da 4,3 milioni di euro, era stato comunque inserito fra quelli da transare e adesso il Tribunale ha stabilito che l'ente deve pagare soltanto 230mila euro. Bazzecole rispetto alla richiesta originaria.
Va sempre ricordato che il progetto riguarda un'opera mai realizzata. Ieri sul verdetto del Tribunale delle imprese di Roma è arrivato un lungo intervento dell'ex sindaco, Damiano Coletta, che, in effetti, non volle accettare la proposta di transazione e autorizzò di proseguire nella difesa delle posizioni dell'ente, affidata all'avvocato Francesco Cavalcanti, autore della memoria fatta propria dai giudici di primo grado. Per Coletta siamo davanti ad una «decisione che certifica ancora una volta che quel progetto faraonico voluto da Zaccheo era completamente privo di sostenibilità economica e non poteva stare in piedi, dal momento che non esisteva alcun impegno della Regione a versare contributi. Eppure – continua Coletta – il Comune su quei 4,3 milioni era già pronto a transare al 69% regalando dunque 2 milioni di risorse pubbliche. Ora quel debito milionario può essere spuntato dalla lunga lista di contenziosi che comunque la maggioranza vorrebbe mandare in transazione. Spero che a questo punto si comprenda quanto il terreno delle transazioni può essere scivoloso e per quale ragione dunque nelle passate amministrazioni si sia preferito resistere nei giudizi, forti delle nostre ragioni, anziché continuare a dissipare soldi dei cittadini a causa di progetti insostenibili per l'ente. A conti fatti si pagheranno però oltre 230mila euro che si tradurranno in servizi tolti alla collettività, che vanno ad aggiungersi ai 3 milioni gettati via per costruire vagoni prima ancora di avere le rotaie e alle decine di milioni accantonati per anni in attesa della definizione dei giudizi pendenti. E' importante che la città sappia e che si renda conto di quanto pesa la mala gestione delle risorse pubbliche. Su quel progetto della Metro – conclude l'attuale consigliere di Lbc - grazie a un paziente lavoro politico portato avanti in una prima fase dall'assessore Ranieri e poi dall'ex assessore Bellini abbiamo invece lavorato non solo per scongiurare il definanziamento degli 80 milioni previsti ma anche per ottenere un ulteriore finanziamento per la riprogettazione della viabilità verso Latina Scalo. Anche come opposizione ora continueremo a lavorare nella stessa direzione vigilando con grande attenzione su ogni ipotesi di transazione voluta da questa maggioranza».
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