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Lo scenario

Europee, i partiti iniziano a scaldare i motori per il voto

Confermate le candidature dei tre eurodeputati pontini Procaccini, De Meo e Adinolfi

Europee, i partiti iniziano a scaldare i motori per il voto

Mancano circa 8 mesi ralle elezioni Europee del 9 giugno. Vuol dire che il tempo a disposizione non è poi così tanto. La circoscrizione Centro comprende Toscana, Lazio, Umbria e Marche. Verranno eletti quindici europarlamentari. Si vota con il proporzionale e possono essere indicate fino a tre preferenze. È chiaro che saranno i leader nazionali a dare le indicazioni principali. Sarà complicato per gli esponenti locali riuscire ad ottenere una candidatura eleggibile. . Comunque il sistema proporzionale determina automaticamente che ogni partito farà corsa su sé stesso. E questo implica una conta inevitabile. Fra l'altro si tratta di un test di rilievo, sia per la maggioranza di governo che per le opposizioni. Però ciò non toglie nulla alla considerazione che a livello provinciale i big dei diversi partiti dovranno ottenere risultati all'altezza. In termini di percentuale, di voti e di preferenze. Conterà tutto.

In provincia di Latina le certezze sono sulle ricandidature, meno sulle chance di essere eletti. In corsa ci saranno tutti e tre gli eurodeputati uscenti: Nicola Procaccini per Fratelli d'Italia, Salvatore De Meo per Forza Italia e Matteo Adinolfi per la Lega. Sulle chance di rielezione vanno considerati due aspetti: da una parte la percentuale che raccoglierà la lista, dall'altra la presenza di competitor più o meno quotati nella lista.

In questo senso è chiaro che Nicola Procaccini è quello con le possibilità maggiori di rielezione, essendo Fratelli d'Italia il partito che moltiplicherà gli europarlamentari rispetto al 2019. Discorso invece simile per De Meo e Adinolfi, che dovranno fare i conti sia con le percentuali dei rispettivi partiti sia contro gli altri candidati in lista. Difficile che i tre partiti del centrodestra schierino nelle liste di 15 nomi più i un esponente della provincia pontina. Anche perché sarebbe controproducente dividersi in una competizione in cui contano le preferenze individuali.

E il centrosinistra? Le chance di strappare un seggio sono state minime anche quando il Pd raggiunse il 40% ai tempi di Matteo Renzi. Oggi si propende per una candidatura di rappresentanza, probabilmente un giovane in ascesa. E il Movimento 5 Stelle? Da Latina arriverà sicuramente un nome per la lista. Ma vale il discorso del Pd. Difficile l'impresa.

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