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Il caso

Commissioni ferme, l'affondo di Subiaco

Il consigliere di Europa Verde sollecita i lavori nelle tre più importanti

Commissioni ferme, l'affondo di Subiaco

Scarsa operatività delle Commissioni permanenti del Consiglio comunale. Questo evidenzia il consigliere Gabriele Subiaco, capogruppo di Europa Verde Terracina, nel sollecito inviato al sindaco Francesco Giannetti, al presidente del Consiglio comunale Luca Caringi, al segretario comunale Grazia Trabucco e ai presidenti delle Commissioni III, IV e V. «La Commissione V (Opere e Lavori pubblici - Infrastrutture - Servizi Manutentori) non si è mai riunita - scrive Subiaco -. La Commissione IV (Assetto del territorio - Centro storico - Usi civici - Edilizia sanitaria scolastica e sociale), si è riunita in una sola occasione il 2 agosto per la presentazione degli elaborati relativi alla strumentazione urbanistica comunale al fine di avviare un'analisi della viabilità urbana ed extraurbana; la Commissione III (Attività economiche e Produttive - Demanio marittimo e portuale) si è riunita in una sola occasione il 27 luglio per la programmazione dei lavori.

Quindi è mia intenzione sollecitare una maggiore attività interna ritenendo che siano tante e delicate le questioni di competenza di queste tre importanti Commissioni che riguardano la città e che non ci sembra vengano affrontate sottoponendole al confronto politico nelle Commissioni».
Il consigliere di opposizione, di fatto, vede venir meno ogni possibilità reale di azione propositiva della minoranza in ordine agli argomenti da porre all'ordine del giorno dei lavori delle Commissioni, «visto che la stessa - sottolinea Subiaco -, in nessuna delle Commissioni esprime, oggi, tre componenti o il presidente. E' dunque evidente la necessità di rivedere il regolamento per ridare alle Commissioni il loro ruolo centrale di luogo di discussione e di confronto politico tra maggioranza ed opposizione sulle questioni più importanti che riguardano la città e non di mero e burocratico ratificatore delle delibere proposte dalla Giunta o dagli uffici, come mi pare avvenga oggi».


I nodi da sciogliere? Eccoli: «In materia di Lavori pubblici - si legge - parliamo del consolidamento del Monte Cucca, dello stato di dissesto idrogeologico del parco della Rimembranza e chiusura della Via San Francesco, del completamento delle nuove cappelle gentilizie e dei loculi del cimitero, dell'ascensore per il centro storico e del parcheggio di San Domenico, della componente pubblica degli interventi urbanistici realizzati al Calcatore e al Centro servizi Arene, del Ponte sul Sisto, del Mercato della Marina, della Biblioteca Olivetti, della manutenzione delle strade.

Per l'assetto del territorio ed urbanistica si parla di Rigenerazione Urbana, di consumo di suolo, di rispetto della quota di legge degli standard urbanistici, di lotta all'abusivismo edilizio, delle questioni ex Pro Infantia, ex Corafa e Ex-Villa Adrover, ex campi da Tennis Lido d'Ulisse, dell'adeguamento della strumentazione urbanistica vigente al nuovo PTPR, del rilascio dei nuovi permessi a costruire entro i 150 metri dalla battigia, dell'adeguamento della strumentazione urbanistica vigente in gran parte obsoleta e del Regolamento edilizio, della viabilità, dei parcheggi, della sicurezza ed agibilità degli edifici scolastici. E in materia di Demanio, ci sono la questione insabbiamento porto, la carenza dei servizi per i turisti da e per le Isole Pontine e annesso Piano Regolatore Portuale, l'erosione costiera, l'applicazione del PUA adottato, il rispetto della normativa in tema di disabilità negli stabilimenti balneari e sulle spiagge libere, l'accessibilità (viabilità e parcheggi) alle spiagge libere, il controllo e il rispetto degli obblighi dei concessionari, l'economia del mare, lo sviluppo costiero e il turismo sostenibile, i criteri di occupazione del suolo pubblico delle attività commerciali».
In conclusione, Subiaco sollecita anche l'avvio dell'iter per l'operatività della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza istituita con una delibera di Consiglio nel 2016.

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