L'intervento
22.11.2023 - 18:00
"Oggi al Parlamento Europeo, abbiamo raggiunto un importante traguardo: un regolamento sugli imballaggi che rispecchia il duro lavoro e l'impegno della Lega e delle forze di governo nazionali per proteggere l'industria italiana. Sono orgoglioso di poter affermare che, grazie ai nostri sforzi, abbiamo evitato un pericolo significativo per l'Italia, che avrebbe potuto compromettere migliaia di imprese e posti di lavoro. La proposta iniziale presentava sfide considerevoli, specialmente per il settore HORECA e per l'intera filiera produttiva, dal riciclo all'agro-alimentare. Tuttavia, abbiamo lavorato incessantemente per migliorare il testo, ponendo particolare attenzione alle esigenze delle aziende che sono all'avanguardia nel riciclo. Il nostro impegno si è concentrato sull'eliminazione degli articoli che imponevano restrizioni non giustificate e avrebbero gravato eccessivamente sulle nostre imprese". Lo afferma il parlamentare europeo della Lega Gruppo ID Matteo Adinolfi che continua: "Il testo finale, approvato dall'aula, riflette e ha tenuto conto di queste nostre preoccupazioni. Abbiamo sostenuto con convinzione gli emendamenti migliorativi, assicurando che il regolamento non solo salvaguardi l'ambiente, ma sia anche equo e realizzabile per le aziende italiane. È stato un esempio lampante di come un approccio propositivo e costruttivo possa portare a soluzioni efficaci. Questo risultato dimostra che l'Italia può giocare un ruolo chiave nell'Unione Europea, promuovendo politiche che bilancino le esigenze ambientali con quelle economiche e industriali. Continueremo a lavorare per un'Europa più giusta, equilibrata e attenta alle reali esigenze dei suoi cittadini. Il regolamento sugli imballaggi nasceva da un'ottica ideologica, priva di un'analisi di impatto ambientale dettagliata. Non è l'unico, purtroppo. Continueremo a difendere le modifiche apportate e a lottare per i diritti delle nostre imprese e lavoratori nei futuri negoziati. La nostra battaglia contro gli estremismi ideologici dell'UE non si ferma qui".
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione