L'intervista
27.11.2023 - 22:00
E' sindaco di Latina da sei mesi Matilde Celentano, un tempo non ampio ma sufficiente per prendere le misure e familiarizzare con le mansioni e incombenze che gravano sulle spalle di chi si assume questo ruolo, responsabile non solo dell'amministrazione tecnica e finanziaria di un Comune ma anche degli aspetti di respiro ben più ampio legati alla salute e alla sicurezza pubblica. Non è una che si scompone, spiega che è ancora nel frullatore di una marcia senza pause che dura dalla campagna elettorale e che preferisce sempre guardare all'oggi, alla concretezza, alle cose da fare, tante a giudicare dalle classifiche sulla qualità della vita che ci bocciano sempre in modo millimetrico, senza perdere di vista la visione di una città che vuole ricominciare a camminare e a crescere, al netto di tutte le difficoltà.
Sindaco, cominciamo dagli aspetti negativi come la classifica di Italia Oggi, siamo 81esimi in Italia. Male per affari, sicurezza sociale, reddito procapite e per rifiuti e differenziata. Perché questo territorio non riesce a crescere?
La posizione di Latina ci deve far riflettere come amministratori, pur premettendo che si trattava di dati provinciali e che gli indicatori non riguardano quest'anno, ma il 2021. So di dover affrontare e approfondire le motivazioni di quegli standard, noi patiamo l'isolamento e la mancanza di infrastrutture, abbiamo visto che siam fuori dalla Zes e questo ci penalizza. Or a dopo questo binomio con il sindaco di Frosinone rientreremo nella zona ZLS, zona logistica semplificata che potrà dare opportunità alle aziende del nostro territorio, un lavoro essenziale anche per il sistema salute e su questo come sindaco e come medico sto già lavorando con il presidente Rocca per migliorare la rete ospedaliera e territoriale. Il sistema welfare è l'aspetto più attenzionato da questa amministrazione, tutti gli investimenti li mettiamo sui servizi sociali, nell'assistenza scolastica, nell'emergenza abitativa, domiciliare, scolastica. Con la Croce Rossa stiamo per attivare il dormitorio invernale, e per l'emergenza freddo siamo pronti. L'attenzione alla persona è al centro della nostra idea di amministrazione.
Ci siamo incontrate mesi fa a inizio campagna elettorale. Mi disse che la sua idea di città era quella di una città normale, attenta ai bisogni dei cittadini, a quelli più fragili, «dove le cose funzionino, le scuole siano a norma e il decoro non resti indietro». Quanto ci vorrà per costruire questa città normale? I cittadini le chiedono risposte in tempi certi e l'hanno votata per questo.
Di queste cose ce ne siamo occupati dal primo giorno. Ancora non abbiamo dato tutte le risposte che la città si aspetta, ma le criticità sono tantissime e stratificate negli anni. Ho una responsabilità enorme di cui sono consapevole, ma ho trovato una situazione disastrata generata da dieci anni di immobilismo, una macchina comunale ferma, il personale demotivato e con poca fiducia. Ci stiamo lavorando: dal 17 maggio ci sono state 39 nuove assunzioni di vari profili in diversi servizi dell'ente, a brevissimo arriverà un dirigente per l'Ambiente e altri due in altri settori con la procedura ex art.110. Puntiamo anche ad assumere, con il tempo, due dirigenti a tempo indeterminato, uno tecnico e l'altro amministrativo. Abbiamo fatto moltissime cose, da subito una variazione di bilancio di mezzo milione di euro per le ristrutturazioni delle scuole; quando ci siamo insediati abbiamo fronteggiato con mille difficoltà il taglio dell'erba, in piena estate e con una gara in fase di espletamento. Non è stato facile. Abbiamo avviato la riattivazione delle fontane storiche, con la riapertura di quella in piazza, rinviando a questi giorni un necessario intervento di manutenzione. Abbiamo riaperto i centri diurni, programmato la stagione teatrale, fatto ripulire i porti e i marciapiedi del centro storico. Nessuno ha la bacchetta magica, ma stiamo lavorando e presto i cittadini ne apprezzeranno i risultati. Girando per la città percepisco fiducia da parte dei cittadini, questo mi dà orgoglio, responsabilità e motivazione.
Ha parlato di funzioni per il centro storico, quale sarà il suo futuro, con o senza la pedonalizzazione?
Io sono per la pedonalizzazione che era anche nel mio programma elettorale, per un'isola pedonale riqualificata che va concordata con la maggioranza, studiata e riempita di contenuti attraverso il confronto con i professionisti e la città. Stiamo progettando un altro centro storico con nuove funzioni sociali e professionali, come nel caso del polo Suap e Tributi all'ex Albergo Italia, che attirerà la presenza di professionisti, e culturali in edifici come l'ex Banca d'Italia su cui ci sono delle valutazioni in atto e il Ruspi da utilizzare come spazio polivalente per il quale stiamo preparando il bando di assegnazione.
Dopo sei mesi di amministrazione all'interno del Palazzo ha fatto una valutazione sulle cose più difficili e lunghe da realizzare e quelle che riuscirà a fare in tempi rapidi?
In tempi brevi stiamo mettendo mano ad una riorganizzazione e a una valorizzazione degli edifici di proprietà comunale con lo scopo di ridurre gli affitti nell'ottica di un risparmio. A breve ci sarà uno spostamento dell'anagrafe, un servizio importante che torna centrale per ridare respiro anche al centro storico, nello stesso tempo ci sarà lo spostamento dei servizi sociali e dell'ufficio di collocamento a via Varsavia, libereremo locali e risparmieremo circa 100mila euro da dedicare ai servizi sociali, così come stiamo cercando soluzioni definitive per eliminare gli affitti del palazzo Pegasol. Sugli obiettivi di lungo periodo c'è la programmazione e la riqualificazione del litorale su cui si sta lavorando moltissimo, penso alla variante che stiamo approntando al piano della marina di cui sono stati dati gli indirizzi, e al Pua. Nell'incontro con il ministro Musumeci è emersa la volontà congiunta di far decollare Latina come città di mare nelle sue varie sfaccettature, quella urbanistica, frutto di scelte sbagliate negli anni Settanta, quella della viabilità, quella dei collegamenti come la necessità di un porto turistico che ci possa unire con le isole. Oggi la cittadinanza non vive la marina come un corpo unico con la città. Dobbiamo ragionare in chiave ‘Latina città di mare', un indotto importante per il futuro.
Su Abc, la sua maggioranza denuncia che il cda scelto da Coletta si sia aumentato i compensi dichiarandoli al Comune dopo un mese. Questo evidenzia uno scarso controllo sull'azienda speciale, eppure in maggioranza prima e durante questa consiliatura in molti hanno chiesto sia maggiori controlli che la testa dei vertici.
Come potevamo sapere di questo aumento se lo hanno ratificato dopo un mese agli uffici? Io ogni mese chiedo gli atti e i verbali dell'azienda speciale, considero quello che che è accaduto un'azione scorretta, l'ultimo colpo di coda operato di soppiatto da parte dei vertici di Abc, di cui risponderanno in sede legale. Noi avremmo potuto rimuovere il Cda che abbiamo trovato e non lo abbiamo fatto per correttezza mantenendolo fino alla scadenza del contratto. Eppure la nostra linea politica era chiara e abbiamo portato in consiglio alla luce del sole la delibera sull'azzeramento dei compensi. Ricordo che questo Cda è stato scelto dalla precedente amministrazione che oggi si guarda bene dall'esprimere un giudizio. Ora ho fiducia che il nuovo Consiglio di amministrazione dell'azienda speciale, che ho voluto scegliere personalmente e senza alcuna influenza politica, riuscirà a farci voltare pagina nella gestione dei rifiuti.
E che mi dice del fatto che i cittadini pagano il 30% in più per un servizio mediocre? Lbc sostiene che la colpa è vostra e "che avete ratificato la scelta operata dal commissario di caricare sulla Tari l'importo massimo dei crediti di dubbia esigibilità all'80%".
Come sindaco e come cittadina non sono contenta di questo aumento, ma rivendico il fatto che la mia amministrazione non ne abbia alcuna responsabilità. E' stata una scelta legittima del commissario che avrebbe potuto caricare quel fondo sul bilancio a discapito di altri servizi, e la sua interpretazione dal punto di vista giuridico è stata ineccepibile. Il problema è precedente, legato all'evasione del tributo.
Il nostro obiettivo ora è ridurre il Pef, lavorare sulle utenze nascoste e migliorare il servizio mantenendo il Porta a Porta nei quartieri periferici, nelle villette e nei piccoli condomini, mentre non può funzionare in centro. Qui lavoreremo sui cassonetti intelligenti, distribuiti su 30 postazioni con premialità e riconoscimento dell'utente e sulla tariffa puntuale, tarata sulla produzione del rifiuto. Abc non ha funzionato perché è stato dato un indirizzo sbagliato. Ora entro il prossimo mese il piano industriale sarà consegnato al Comune per cominciare l'iter nelle commissioni e sarà un piano frutto delle nostre osservazioni e dei nostri correttivi.
Parliamo di cultura, Cosa vi aspettate dalla competizione a capitale della cultura 2026?
Io sicuramente mi aspetto un buon risultato e che Latina arrivi tra le prime dieci, ma al di là del risultato questo è un percorso che ci aiuterà a mettere in rete alcuni aspetti del nostro sistema cultura che non sapevamo di avere. Abbiamo ricevuto l'adesione di un centinaio di associazioni, di tanti città compresa Frosinone, e abbiamo avuto un calendario ricco di iniziative, l'ultima il convegno su Luigi Piccinato a 40 anni dalla morte. Io ho voluto tenere per me la delega alla cultura, attirandomi delle critiche, proprio perché lo considero un motore per far ripartire la città e voglio occuparmene personalmente. Candidare Latina è nata come una scommessa, ma ha risvegliato fermenti e la voglia di partecipare e di crescere di questa comunità. Stiamo mettendo mano alla gestione del teatro, che ha riaperto diventando il simbolo di rinascita culturale. C'è una stagione teatrale importante per la quale ho scelto personalmente gli spettacoli, in futuro ci sarà un direttore artistico. Ci sono già prenotazioni fino a luglio per concerti, spettacoli di associazioni e saggi di compagnie di danza. Ci sono ancora alcune criticità legate al Cafaro ma sul palazzo della cultura nella sua totalità abbiamo importanti investimenti del Fesr. Questo è un ambito che non lascerò morire come è stato fatto in passato e sto lavorando sulla filiera istituzionale per ottenere finanziamenti.
In occasione della presentazione della candidatura, aveva detto che avrebbe rimesso a regime i musei cittadini, quelli da riattivare e quelli da gestire con le aperture nei weekend a che punto siamo?
Per il procoio di Borgo Sabotino abbiamo stanziato 40mila euro con una variazione di bilancio per poterlo riaprire in modo stabile. Le preannuncio che uscirà un bando ad hoc pubblico per la nomina di un coordinatore scientifico per la gestione della rete museale archeologica: si occuperà di Satricum e del Procoio. Per tenere aperti i musei tutta la settimana mancano le risorse, ma siamo in contatto con la filiera per avere dei finanziamenti specifici.
Parlando di cultura è purtroppo ancora di attualità il divario di genere e la violenza sulle donne. Ha pensato di portare avanti qualche progetto su questo fronte?
Fra le deleghe ho tenuto anche quella della pari opportunità, la tutela della figura femminile deve esserci tutto l'anno e non solo il 25 novembre, con una politica educativa che debba partire dalle scuole e dai servizi a supporto della donna. Bisogna aumentare sportelli, centri di ascolto, valutare anche figure come lo psicologo di base e specialisti di supporto nelle scuole e lavorare su politiche che parallelamente favoriscano l'occupazione femminile. Il divario di genere si riflette anche sul divario economico nelle posizioni apicali. Ognuno deve fare la sua parte per un lavoro lento, un passo alla volta, di cambio di mentalità e di paradigma.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione