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Guerra di cifre tra Asam e Comune, il caso in commissione

Crediti non versati e messa in mora, l'opposizione: «La maggioranza chiarisca domani nella seduta sulle partecipate»

Guerra di cifre tra Asam e Comune, il caso in commissione

Lo scontro in corso tra l'Aprilia Multiservizi e l'amministrazione comunale sulla cifra del credito vantato dall'Asam sarà al centro della prossima commissione Finanze. Domani (lunedì 18 dicembre) alle ore 14 in aula consiliare si terrà la seduta con quattro punti all'ordine del giorno, il più importante però riguarda la ricognizione delle società partecipate del Comune (Progetto Ambiente, Asam e farmacie comunali). Un confronto che assume ancor più rilievo alla luce delle ultime tensioni tra il collegio dei liquidatori e la giunta Principi rispetto alla somma esatta da dover versare alla Multiservizi. Nell'ultimo incontro del 7 dicembre i vertici dell'azienda speciale hanno reclamato un credito di 1,9 milioni di euro per lavori e canoni non pagati dall'Ente di piazza Roma, una cifra contestata dall'Amministrazione che a sua volta chiede alla municipalizzata gli introiti del servizio parcheggi dal 2018 e 2021 che ammontano a 440mila euro. Una somma sulla quale il dirigente del settore Lavori Pubblici ha presentato un atto di messa in mora all'azienda, anche se di contro l'Asam (in liquidazione dal 2017) ha rimarcato come allo stato attuale non ci sia nessun atto deliberativo che imponga il pagamento di un aggio per il servizio parcheggi al Comune di Aprilia.
Insomma, una situazione ingarbugliata sulla quale l'opposizione intende chiedere chiarimenti. «Il muro contro muro tra Comune e Multiservizi, con quest'ultima che chiede 1.9 milioni di euro all'Ente, non aiuta nessuno e in particolare - afferma il consigliere di minoranza Davide Zingaretti - distoglie l'attenzione dal reale obiettivo: il lavoro post liquidazione e la tutela dei dipendenti. Auspichiamo che la maggioranza Principi possa rendere nota la vicenda a tutti i consiglieri nella commissione di domani, in cui si discuterà la ricognizione delle partecipate. In quella sede chiederemo lumi sulla vicenda per capire il dettaglio delle ragioni di questo stallo. Successivamente, cercheremo di avanzare la nostra proposta nel rispetto di quelli che sono i rapporti tra Comune e azienda, perché è necessario trovare una sintesi tra le posizioni. Il nostro contributo però sarà possibile solo discutendone in aula».

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